L'intervista
Ottavia, Francesco Fulvimario "Il sacrificio di oggi per vincere domani"
Il tecnico azzurro ripercorre i momenti salienti della stagione ed ha parole di elogio per i suoi ragazzi e per gli avversari
I giorni passano lenti per tutti, ultimamente la situazione legata al Covid-19 sembra sia in lento miglioramento, ma il cammino sarà ancora abbastanza lungo. E' il momento quindi di riflettere e di pensare al domani, quando tutto questo sarà alle spalle. Inizia così il racconto di Francesco Fulvimario, da due anni nel settore agonistico dell' Ottavia e che con i 2004 azzurri ha fatto un buon lavoro. "Quando tutto è cominciato speravo di non assistere a quello che poi effettivamente successo. Gli eventi di questi giorni ci hanno però sicuramente regalato una maggiore consapevolezza sulla vita di tutti i giorni. Stiamo vivendo un momento storico che non dimenticheremo. Siamo stati, nella sfortuna, fortunati perché i medici hanno operato in maniera encomiabile e sono i veri eroi del millennio". Tornando poi al campo il mister non nasconde la sua soddisfazione "E' stata una stagione molto emozionante, ho avuto la possibilità di guidare un gruppo che è andato oltre le proprie aspettattive e si è mosso sempre come una vera e propria famiglia. Sia nelle belle che nelle brutte occasioni. Un ricordo piacevole, paradossalmente, è legato al post gara col Trastevere con i ragazzi che erano davvero abbattuti dopo il risultato, ma poi furono in grado di rialzarsi giocando per due settimane in maniera davvero splendida. E poi un altro momento molto importante è stata la vittoria con la Perconti. Una squadra di valore guidata da un tecnico di comprovata esperienza e che ci ha dato una grandissima soddisfazione. L'aneddoto però che porterò più a lungo con me è però legato a Marsili, un giocatore che ha subito un grave infortunio e che non avrebbe terminato la stagione sul campo. La squadra non lo ha mai lasciato solo e lui un giorno mi chiamò dispiaciuto perché non poteva venire a vedere una nostra partita perché non c'era qualcuno che lo potesse accompagnare. Queste sono le cose che ti restano nel cuore, quelle che ti fanno più piacere. Ora però dovremo voltare pagina, dispiace farlo senza campo, ma voglio fare un plauso a tutti i ragazzi, non solo ai miei, anche agli avversari. Chi fa sport è abituato a stare tanto tempo fuori casa ed ora sta vivendo un sacrificio davvero grande. Questo sacrificio sarà quello che ci porterà al successo".