L'intervista
Tivoli, Troiani: "Per la salvezza bisogna avere le idee chiare"
L’impatto di Massimo Troiani sulla panchina della Tivoli è stato sicuramente positivo. Il tecnico, subentrato, si è espresso sull’ultima vittoria contro il Cassino e sul prossimo imminente scontro sulla carta proibitivo contro la Vigor Perconti: "Per noi la ripresa del campionato c’è stata domenica scorsa, abbiamo vinto a Cassino ma sicuramente c’è stato più di qualche punto interrogativo visto che non giocavamo da un mese. La risposta è stata positiva, abbiamo vinto su un campo difficile contro una buona squadra. Stiamo preparando il match contro la Vigor Perconti allo stesso modo di come abbiamo preparato la sfida contro l’Accademia Calcio Roma. Si tratta di una squadra di vertice, dovremo avere la massima umiltà e fare la nostra partita sotto il punto di vista tecnico e tattico. La Vigor concede pochissimo, è una squadra fisica e tecnica. Sarà un match difficilissimo ma non partiamo battuti". La Tivoli è attualmente fuori dalla zona retrocessione, Troiani spiega cosa gli ha chiesto la società al momento del suo arrivo: "Nel momento che sono subentrato la società mi ha chiesto di mantenere la categoria e quindi siamo in linea con quello che è il nostro obiettivo. Proveremo a fare un campionato il più tranquillo possibile anche perché lottare per la salvezza nelle ultime giornate è sempre rischioso". Ecco l’aspetto fondamentale nella corsa alla salvezza per Troiani: "Le idee chiare sono fondamentali, bisogna porsi un obiettivo e raggiungerlo tramite i mezzi che si ha a disposizione. Devono esserci concetti legati all’obiettivo, dei concetti chiari e lavorare su quelli". Infine il tecnico ha parlato anche di mercato: "Insieme alla società abbiamo scelto di rimanere in 18. Abbiamo voluto uniformare il gruppo, i ragazzi sono quasi tutti sullo stesso livello, non ci sono differenze. Potevamo allungare la rosa a 20 o a 22 ma non l’abbiamo fatto perché aumentare il numero di giocatori senza sapere se sono al livello del gruppo ci avrebbe creato dei problemi. Sappiamo che è un rischio, perché con le squalifiche e con gli infortuni possiamo essere corti ma abbiamo la decisione di rimanere con questo gruppo omogeno dando spazio a tutti".