L'INTERVISTA
Indomita Pomezia, Franzè: "Il progetto ha fatto la differenza, cresceremo con il lavoro"
L'esperienza al servizio dei classe 2007 dell'Indomita Pomezia. La gioventù come garanzia delle qualità in panchina di Jody Franzè, allenatore dell'Under 16 che si presenterà al via del prossimo campionato con tutte le carte in regola per essere una delle protagoniste. "Sono uno dei volti nuovi, mi ha spinto ad accettare l'Indomita Pomezia, soprattutto il progetto e non è una frase fatta. Prima ci sono delle persone serie, ambizione e professionali, poi subito dopo viene il calcio. Conosco chi ci lavora, mi hanno illustrato il progetto e voluto fortemente. Avevo anche altre proposte, in altre categorie, ma la chiamata del direttore Ridolfi ha fatto la differenza. Lo conosco da diverso tempo, ha sempre creduto in me e non appena c'è stata la possibilità ho accettato con entusiasmo. Non è un progetto che guarda a breve termine, ma un qualcosa che non dura un anno, ma che potrebbe andare avanti per diversi anni. Ho accettato per questo motivo specifico, con una società che deve ripartire in molti settori. Credo nel lavoro che possiamo fare, crescendo strada facendo". Per Jody Franzè la carriera parla chiaro, un tecnico giovane ma già dalla lunga esperienza, che varia dal settore giovanile alla scuola calcio, per arrivare a prime squadre e femminile. La scelta dell'Indomita Pomezia, verte verso un allenatore che ha tutta la voglia di crescere ancora, stavolta con i colori gialloneri: "Nonostante la mia giovane età, ho molta esperienza alle spalle. Questo che sta per partire è il quindicesimo anno che alleno, ho avuto la fortuna e la costanza di scegliere tutte le categorie, iniziando dalla scuola calcio, per poi passare all'agonistica, prime squadre, incluso il femminile. Ho lavorato su tutti i ruoli diciamo. Ho smesso con il calcio giocato a 17 anni, per via di un infortunio grave, dove mi sono lesionato i legamenti della caviglia per due volte in due anni. Dopo essere stato forzatamente fermo, mi sono messo immediatamente ad allenare, con una voglia di far vedere quello che potevo dare e quello che valgo nel mondo del calcio. Logicamente c'è sempre da migliorare, si prende spunto ovviamente dai colleghi, soprattutto dai più bravi. Sono consapevole di quello che posso dare, però c'è sempre da imparare tanto". Chiusura incentrata sul gruppo con cui il tecnico ha iniziato questa nuova avventura. Con la rosa che parteciperà al prossimo campionato Under 16 Regionale che ha tutte le carte in regola per fare bene: "Con il gruppo dei classe 2007 abbiamo iniziato il lavoro da poco, ma con ritmi abbastanza alti, anche con il Preparatore Atletico abbiamo svolto un'ottima preparazione, guardando bene alla categoria che andremo ad affrontare, ma lavorando come se dovessimo giocare in Serie A. Bisogna dare il massimo e fare quel piccolo scalino in più, in senso professionale, di metodi di lavoro. E' un gruppo dove c'è tanto da fare, è come ritornare a gettare le basi di questo gioco. Ho una rosa vogliosa di lavorare, di imparare e di crescere, questo posso dirlo già dopo un solo mese di lavoro. Apprendono molto e io sono a disposizione per insegnargli tutto quello che può servire, per la loro carriera calcistica. Poi io punto prima a formare il ragazzo, nel rispetto delle regole e nel rispetto della società e quindi successivamente a giocare a calcio. Devo ringraziare il Presidente che mi ha dato questa opportunità. Sono sicuro che faremo bene, ovviamente partiremo per vincere, logicamente per fare questo ci sono tante componenti, una delle quali è l'ambiente giusto e in questa società c'è. Alleniamo i ragazzi per crescere e un domani proporli in prima squadra. Sono sicuro che ci toglieremo delle belle soddisfazioni".