l'intervista
L'Indomita Pomezia ha cambiato passo. Franzè "Derby strameritato, ora il Certosa"
L’Indomita Pomezia di Jody Franzè ha cambiato marcia nel girone di ritorno ottenendo tre successi su quattro gare giocate. Nell’ultimo turno i 2007 gialloneri si sono imposti per 3 a 1 nel derby contro il Città di Pomezia prendensosi la rivincita sulla patita della gara d’andata. Un risultato che, secondo il tecnico, premia l’atteggiamento dei suoi ragazzi: "Una stracittadina è sempre una gara particolare, qualsiasi sia la categoria. La squadra sentiva molto l’importanza di questa partita, anche per come era finita all’andata, e tutti si sono allenati al massimo. Ci tengo a fare i complimenti ai miei giocatori per come hanno reagito all’iniziale svantaggio, non era scontato in una sfida così delicata. Ho detto loro di stare tranquilli e di continuare ad aggredire alti come avevamo preparato in settimana. Avremmo meritato di ribaltarla già nel primo tempo per tutte le occasioni che abbiamo creato ma non abbiamo perso la pazienza e nella ripresa siamo riusciti a concretizzare. Sono estremamente soddisfatto della prestazione che certifica la nostra crescita, anche per quanto riguarda la classifica". Nel prossimo turno i 2007 gialloneri faranno visita all’Academy Certosa memori del match d’andata che, nonostante il successo, ha riservato molte insidie: "Voglio vedere la stessa intensità delle ultime partite, loro sono una squadra compatta e ben organizzata, per ciò che ho visto credo che la classifica non rispecchi le loro qualità e per questo ci stiamo preparando al meglio". Al primo anno sulla panchina giallonera, Franzè sta provando a dare un’identità al gruppo e può ora guardare fiducioso al futuro: "Ho voluto fortemente quest’esperienza perché credo nel progetto. Avendo rivoluzionato la rosa in estate, la società non ci ha posto obiettivi precisi di classifica ed ora ci stiamo esprimendo su ottimi livelli. Anche a livello comportamentale i ragazzi sono impeccabili, avere una buona disciplina è alla base di tutti gli sport e noi abbiamo il compito di insegnargliela".