L'INTERVISTA

Aranova, Eusepi sulla salvezza: "Dal baratro al paradiso, un’emozione incredibile"

Ieri si è giocato il recupero della 22a giornata di campionato tra Boreale e Totti Soccer School, a prevalere sono stati i viola che si sono guadagnati l'accesso ai play off. Un successo che ha fatto gioire anche l'Aranova di mister Fabio Eusepi che può finalmente festeggiare la permanenza nel massimo campionato regionale: "È stata in tutti i sensi una liberazione, sognavo di festeggiare la salvezza da inizio stagione perché sapevo che fosse un obiettivo alla nostra portata, ma soprattutto nel girone d’andata i punti stentavano ad arrivare e da ultimi in classifica è complesso trovare il mordente necessario per togliersi dalle zone calde della classifica, invece ci siamo compattati e ci siamo riusciti. Dal baratro al paradiso, un’emozione incredibile". Un traguardo che, come ci ricorda il tecnico, è frutto del lavoro svolto durante la stagione da parte dei ragazzi, dello staff e della stessa società rossoblù: "Questo traguardo è il frutto di un lavoro di società nella sua interezza che parte dal responsabile del settore giovanile Natalia, che ci ha lasciato lavorare senza pressione anche quando le cose non andavano bene, e finisce a tutti in componenti del direttivo che hanno sempre incoraggiato me ed i ragazzi a crederci fino alla fine. La squadra in questo periodo è molto cresciuta, serviva un iniziale periodo di adattamento alla categoria. Sono maturati, sono degli uomini veri ed è solo grazie al loro temperamento ed al loro spirito di sacrificio che ora possiamo finalmente esultare per aver centrato l’obiettivo stagionale". Ma il campionato non è terminato, mancano tre giornate al triplice fischio e il mister ha subito trovato nuovi stimoli: "Mancano ancora nove punti al termine e, finché ci saranno partite da giocare, io voglio fare più punti possibili. Ad inizio stagione, in tanti pensavano che saremmo retrocessi in maniera indegna, invece ora che l’obiettivo minimo è stato raggiunto, bisogna arrivare più in alto possibile e quindi ancora tre settimane di lavoro duro, ma più a cuor leggero rispetto a qualche settimana fa".

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