Il percorso di Daniele D'Angelo: dall'infortunio in finale al ritorno tra i pali

"Il mio infortunio è iniziato in realtà in semifinale contro la Tor Tre Teste - racconta Daniele - parando il secondo rigore. Durante la settimana ho fatto delle visite e ho lavorato su quella zona ma poi il giorno della finale durante il riscaldamento mi è uscita la spalla. Sono andato a terra per il dolore e cadendo mi è rientrata, ho stretto i denti ed ho deciso di giocare dato che comunque era una finale e volevo giocarla per una soddisfazione personale anche per come erano andate le fasi finali fino a quel momento. Inizio gara tutto procede bene, riesco a fare anche una parata ma poi su un rinvio verso l’attaccante mi esce nuovamente la spalla e stavolta parlandone col fisioterapista e con il mister ho deciso di chiamare il cambio. In quel momento il dolore c’era ma era più la rabbia per non giocare la finale, la spalla è uscita e rientrata in 10-15 secondi, il rammarico per non aver giocato la finale me lo porterò avanti per molto tempo. Ogni tanto ripenso a come poteva andare quella gara se non mi fossi infortunato ma non ho la presunzione di dire che sarebbe andata diversamente, avrei dato sicuramente tutto me stesso ma non posso sapere come sarebbe finita". 

Foto ©Quartapelle