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L'INTERVISTA
Le parole del dirigente dei rossoblù, che traccia un bilancio sulla prima parte di stagione delle giovanili
08 Dicembre 2023
Daniele Bencini, ds del settore giovanile dell'Academy Ladispoli (Foto ©Academy Ladispoli)
I classe 2010 dell’Academy Ladispoli stanno disputando un ottimo campionato, dopo nove giornate hanno totalizzato ben sedici punti. Queste le parole del ds rossoblù Daniele Bencini riguardo il loro inizio stagionale: “Siamo in linea con la missione che ci eravamo preposti a inizio anno. Sicuramente alcune partite le abbiamo sbagliate, ma è normale, si tratta di ragazzi che si sono affacciati per la prima volta al calcio agonistico. Ripongo molta fiducia in questo gruppo, abbiamo ancora tante partite da giocare e un allenatore giovane e preparato. L’obiettivo è risalire nella categoria elite”. Successivamente, Bencini ha speso bellissime parole anche per i ragazzi nati nel 2009, sottolineando come un gruppo con così tanti nuovi acquisti stia rendendo così bene: “Le aspettative iniziali di questa squadra sono state ampiamente superate se si vedono le performance. Quattordici giocatori su venti sono nuovi acquisti e alcuni ragazzi, nonostante non siano abituati alla categoria, stanno facendo benissimo. In questa finestra di mercato, abbiamo inserito altri tre innesti di spessore per dare maggior qualità a una squadra che non ha mai sfigurato con le big, merito anche di un ottimo allenatore. Sono convinto che la salvezza verrà raggiunta tranquillamente”. Infine il direttore sportivo dell’Academy Ladispoli ha parlato dell’andamento in campionato dei 2007 e dei 2008, spendendo parole al miele per i suoi giocatori e i suoi allenatori: “Per quanto riguarda i 2007, sono due anni che si lavora ad un certo tipo di progetto. Abbiamo un rosa forte e matura, il nostro obiettivo sono le finali. Discorso diverso per i 2008, che si sono dimostrati una sorpresa. Anche in questo gruppo ci sono stati più di tredici nuovi innesti. La nostra fortuna è stata avere uno “zoccolo duro” e avere un mister con grandi competenze. I ragazzi sono disposti a sacrificarsi l’uno per l’altro e sono coscienti del loro potenziale. Per scaramanzia non mi sbilancerò riguardo a obiettivi di posizioni in classifica, ma sicuramente si sentirà parlare di questi due gruppi”.
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