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Focus
05 Febbraio 2025
Il Grifone esulta dopo la rete di Serpente (Foto©Cardini)
Lo scrittore George Bernard Shaw ha detto che "l'uomo può arrampicarsi sulle vette più alte; ma non può rimanervi a lungo". Il Grifone, però, sulla vetta conquistata nell'ultimo turno di campionato intende rimanerci. Il 2-0 rifilato alla Polisportiva Carso ha permesso ai rossoblù di sorpassare al primo posto l'ex capolista Trastevere, fermata 1-1 dal Pomezia, con le reti di Serpente e Cinciu.
Non si può fare riferimento all'andamento della gara senza prima raccontare il forte atteggiamento messo in campo dalle due squadre. A colpire è stato in particolare quello mostrato dalla Polisportiva Carso. In fase di possesso, De Simone disegna un'impostazione a tre votata alla copertura in ampiezza del campo che, soprattutto, porta molti uomini a partecipare alla fase offensiva. La corsa di Baratta e Spagnoli sulle due fasce spesso lascia solo il terzetto di difesa a vedersela con la velocità di Saulini e De Angelis su tutti. Dal canto suo, il Grifone accetta la pressione degli ospiti contando sull'elevata qualità del proprio reparto offensivo. Lo schieramento a quattro, protetto poi da Bevilacqua e Amato, non lascia spazio alcuno. Una volta riconquistato il possesso, poi, tocca a Serpente trasformare l'azione in offensiva servendo le accelerazioni dei compagni che nel frattempo hanno già attaccato la retroguardia ospite. L'esito positivo dei duelli fa il resto. In questo fondamentale spicca soprattutto Zero. In almeno due occasioni, il 9 è riuscito a vincere l'uno contro uno con l'avversario per poi andare al tiro o mettere davanti alla porta il compagno: sul finire della prima fazione ha dovuto arrendersi all'intervento di piede di Bartolucci, decisivo anche nel secondo frangente, a inizio ripresa, quando ferma un tiro da distanza ravvicinata di Cinciu. Come detto, altre due frecce nella faretra di Greco sono Saulini e De Angelis. Imprendibili, i due si rendono protagonisti tanto per le loro scorribande sulle fasce quanto per gli inserimenti centrali. L'11 è una vera e propria spina nel fianco: è il primo a rendersi pericoloso con una conclusione dopo appena 40'' poi, al 18', serve a Zero la palla del raddoppio, fermata dal palo di sinistra. Sul legno opposto, invece, si stamperà una sua conclusione dal limite dell'area. Nella ripresa, il dominio rossoblù è pressoché totale. L'ingresso di Notarianni e Cinciu migliora ulteriormente le cose. Sono proprio loro due, infatti, a firmare la rete del raddoppio sfruttando uno dei maggiori punti deboli mostrati dal Carso: gli sviluppi da palla inattiva che più volte hanno rischiato di rivelarsi fatali.
Appare doveroso un piccolo approfondimento sulla gara di Fabiano Serpente. Oltre ad aver segnato la rete che sblocca il match insaccando da pochi passi su sponda di Zero, il 10 fa una partita di onnipresenza. Iniziata nella posizione di sottopunta, il capitano è la calamita che gestisce palloni da riciclare per il reparto offensivo. Un ruolo di raccordo fondamentale per non far distanziare troppo i reparti, svolto magnificamente per tutto il primo tempo. Nella ripresa, i compiti cambiano. L'uscita all'intervallo di Bevilacqua per Cinciu costringe mister Greco ad arretrare la posizione del suo capocannoniere sulla linea mediana insieme ad Amato. Anche qui, Serpente si rende protagonista di una gara senza sbavature. Praticamente nullo lo spazio di manovra concesso agli avversari. Al gol del 2-0 di Cinciu, con la partita, ormai in ghiaccio, abbandona il campo tra gli applausi del pubblico di Villa de' Massimi. Una prestazione da protagonista e una rete che hanno consegnato la vetta al Grifone. L'attenzione, però, deve rimanere alta: il gruppo delle inseguitrici è ad appena un punto.
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