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Spes Montesacro, pressing e verticalità: Massimi prenota i playoff
I bianconeri hanno superato la crisi di inizio anno e si sono assicurati un posto tra le migliori 12
Con le 6 reti rifilate al Ponte di Nona la Spes Montesacro vola alle fasi finali. Una squadra che per molto tempo è sembrata imbattibile, pur mostrando alcuni punti deboli, che partiva lontano dai riflettori, ma ha saputo imporsi in un vuoto di potere che gli ha permesso di guidare il Girone C per 16 giornate.
Una squadra devastante È questo l’aggettivo giusto per descrivere la formazione di Massimi nelle prime 11 giornate: devastante, i dati non mentono. 44 gol fatti, 11 subiti, un solo pareggio. Numeri che descrivevano un gruppo spaventoso, che non si faceva abbattere da nulla. Poi però è arrivato un calo fisiologico. Dal match con la Romulea sono arrivati 4 pareggi e la prima e unica sconfitta stagionale con la Spes Artiglio in 6. Una discesa lenta, frutto forse di una stanchezza fisica e di nervi, che ha fatto perdere la vetta ai bianconeri. Carlo Massimi però sa bene come risollevarsi da periodi difficili e nelle ultime 5 partite la squadra è tornata a vincere registrando la difesa, trafitta una sola volta. Forse non siamo ancora di fronte all’armata di inizio anno, e magari non la rivedremo più fino a fine stagione, ma questa squadra sta maturando partita dopo partita sempre di più, prendendo consapevolezza dei propri punti di forza, degli aspetti su cui lavorare e siamo certi che i playoff ci regaleranno spettacolo.
Calcio verticale alla ricerca del bomber Lo stile di gioco impostato dal mister non si basa sul grande possesso palla fino allo sfinimento, ma sul pressing alto e la riaggressione cercando poi soprattutto verticalizzazioni veloci per ribaltare subito il fronte. Le frecce in attacco non hanno deluso: Bianchini e Delicato con 6 reti a testa hanno fatto fuoco e fiamme sulle fasce. In mezzo al campo Abrignani è semplicemente dominante, mentre Palamides si prende la licenza di attaccare e conferma le sue grandi capacità realizzative. Il tutto è incentrato sulla finalizzazione del bomber: Emiliano Piccolo è stato per più di metà stagione il capocannoniere di categoria indiscusso. Arrivato a 18 gol in stagione ha mostrato una continuità disarmante rimanendo a secco solo a gennaio, nel periodo di flessione di tutta la squadra. Si conferma goleador di razza segnando in ogni modo: di destro, sinistro, di testa, da rapace d’area, di strapotere fisico. Non dimentichiamo però figure centrali anche nel reparto difensivo come il capitano Gianluca Canale e Gabriele Valente, moto perpetuo sulla fascia sinistra.
A caccia della vetta perduta Adesso mancano 4 partite, 320 minuti tra cui anche lo scontro diretto con la Romulea, per puntare a riprendersi la prima piazza che per gran parte della stagione è stata il trono della squadra di Massimi.