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01 Aprile 2025
Savio, impazza la festa per la qualificazione ai playoff (Foto©Cardini)
La scalata ha finalmente raggiunto il primo step per il Savio. I blues si sono qualificati aritmeticamente ai playoff grazie alla sconfitta del Civitavecchia in casa della Boreale e, nonostante ciò, sono scesi in campo agguerriti per strappare i tre punti all’Ostiamare, ora a sole 4 lunghezze, e festeggiare nel migliore dei modi. Per la squadra di Via Norma non è stata una stagione semplice, ma la cavalcata ha mostrato una crescita e una maturazione veramente sorprendente, di un gruppo che a livello tecnico non è mai stato messo in discussione.
Le discese ardite e le risalite Come dicevamo, i primi mesi sono complicatissimi. L'avventura Buffa inizia al meglio con una manita rifilata al Cesano, ma già dal turno successivo, con un pareggio in casa con l’Ottavia, iniziano i primi allarmi, che portano poi alle tre sconfitte consecutive contro Fonte Meravigliosa, Urbetevere e Petriana, poi la separazione tra l'allenatore e il club.
I risultati, dovuti a diversi infortuni e ad un gruppo forse un po’ scollato, hanno spinto la società a cambiare rotta. La risposta è roboante, con 6 gol a partita nei due turni successivi con la gestione Autorino. Poi arriva l’ufficialità di Zuccarini che compatta il gruppo e costruisce la rimonta. L’esordio contro l’Ostiamare è convincente, poi 4 successi importanti, soprattutto lo scontro diretto con il Tirreno Sansa, che è l’unico in cui la supremazia è indiscussa. La forza della squadra si vede soprattutto nel restare in partita fino alla fine: lo dimostrano i match scoppiettanti contro Ottavia e Civitavecchia o la vittoria all’ultimo con il Cesano. Un percorso ad ostacoli che ha visto i ragazzi del Vianello protagonisti di una rimonta importante fino alle fasi finali.
Un attacco ricco di risorse Sicuramente l’aspetto che più risalta in questa stagione è la fase offensiva, che ha raccolto 61 reti in 24 match. Nonostante ciò, non c’è un vero e proprio bomber che si è distinto. I Blues, infatti, mandano in gol ben 15 calciatori diversi, sintomo di quanto tutti abbiano un feeling importante con la porta. I volti principali sono certamente De Felice e Iazzetta, entrambi arrivati in doppia cifra. Il primo, titolare sin dal suo arrivo, ha iniziato a trovare continuità realizzativa da novembre, quando è rinata tutta la squadra. Dall’altra parte, invece, c’è una storia di rivalsa. L’attaccante ex Carso ha vissuto una stagione tormentata a causa degli infortuni, ma nel poco tempo a disposizione ha dimostrato la sua predisposizione al gol, sia da titolare che da subentrato. Le statistiche parlano di un gol ogni 49 minuti, il rapporto più alto tra i propri compagni e nell’intero campionato tra chi abbia giocato almeno 400 minuti. Il killer instinct è di quelli più letali. Tra gli altri si distinguono Ruberti, anche lui alla soglia della doppia cifra, sempre in rete con doppiette tranne nella sconfitta contro la Petriana, e Di Marco, imponente a centrocampo, dai cui piedi passano tante delle azioni offensive.
Sempre più su Con l’ultima vittoria con l’Ostiamare c’è ancora possibilità di arrivare secondi, ma a prescindere da questo, ora che la qualificazione è arrivata sarà importante mettere la giusta concentrazione per tentare di innalzare ad ottima una stagione fin qui buona.
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