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Lodigiani - Trastevere, due strade opposte per lo stesso destino

Manca pochissimo ormai alla resa dei conti tra Lodigiani e Trastevere. Diamo uno sguardo al percorso delle due compagini

09 Maggio 2025

Lodigiani - Trastevere,

D'Adrea (©Torrisi) e Montagnese (©Cardini) pronti a battagliare per il titolo

Lodigiani: dopo la tempesta uscirà sempre il sole, una risalita da capogiro

Per parlare della Lodigiani (In foto ©Consoli) non basterebbe un libro intero. Una stagione partita con uno scossone in avvio, che ha poi visto i biancorossi navigare tra alti e bassi a ridosso della zona playoff, toccando con mano anche l’incubo playout. Montagnese non si è mai arreso. Ha messo tutto sé stesso a disposizione del gruppo per portare ogni ragazzo ad una crescita e ad una maturità che ad oggi li ha sempre premiati. Non sono mancati momenti brutti, in cui non sembrava esserci luce in fondo al tunnel, ma affrontandoli da squadra si può trovare un modo per crescere e arrivare a traguardi mai neanche pensati, come la prima finale in categoria per la società, che di prime volte se ne intende, come dimostrato anche in Under 19.

Emozioni contrastanti, poi la svolta L’avvio di campionato della squadra de La Borghesiana è molto complicato. Dopo le prime tre vittorie arriva il pareggio con l’Aniene e due sconfitte contro Ponte di Nona e Città di Ciampino, quest’ultima fatale per mister Santoloci, che decide di farsi da parte. Al suo posto viene buttato nella mischia Salvatore Montagnese, una scelta interna che inizialmente ha i suoi frutti: 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta, una scalata in classifica che riporta i biancorossi subito dietro alle due big del girone riproponendo i biancorossi come terza forza del raggruppamento. A questo punto però, la caduta è forse ancora più altisonante della prima. Una sola vittoria in poco più di un mese e mezzo arrivata contro l’Aniene, poi due pareggi con De Rossi e Pro Calcio Tor Sapienza e tre sconfitte consecutive nei tre scontri diretti, in cui bisogna evidenziare il netto 0-4 subito in casa contro il Città di Ciampino. Montagnese arriva al recupero con il Ponte di Nona in zona retrocessione, per una gara che ha il sapore di ultima spiaggia per rialzarsi e raggiungere quanto meno la salvezza diretta. Da lì ritroviamo la Lodigiani arrembante che aveva accelerato nella seconda metà del girone d’andata: 5 vittorie consecutive per risalire una seconda volta la classifica e blindare il quarto posto anche grazie alla caduta delle avversarie.

Un finale per cuori forti Dopo una regular season di alti e bassi, l’undici di Montagnese approccia ai playoff senza aspettative esagerate, con la voglia di lottare sempre fino alla fine certo, ma con la consapevolezza di aver raggiunto già un grande traguardo. Il primo turno li pone di fronte alla Spes Montesacro, proprio lì dove iniziò l’avventura del tecnico biancorosso con questo gruppo, con un 1-1. Mai battuti in regular season e sotto 2-0 dopo 37’, l’avventura sembrava già giunta al termine. Abbiamo detto però che questa squadra non ha intenzione di mollare un centimetro, e allora parte la rimonta che porta al 2-2 immediato nel giro dei 3’ minuti di recupero assegnati dall’arbitro. Dopo una ripresa senza gol, i calci di rigore premiano gli ospiti. Secondo passo, il Grifone di Greco, primo nel girone di ferro, una squadra temibilissima e determinata ad arrivare fino in fondo. Il primo tempo è un dominio rossoblù e la Lodigiani va sotto 2-0 un’altra volta, ancora fuori casa. La ripresa è un’altra storia. Tante polemiche, ma alla fine conta il risultato: sarà ancora rimonta e nuovamente i rigori sorridono ai biancorossi. La semifinale è una partita preparata alla perfezione dal tecnico, che imballa completamente una Romulea perfetta in tutto il 2025 e grazie ad un Porcu clamoroso conquista l’atto finale.

Il bello deve ancora venire Arrivati a questo punto sarebbe ingiusto dire che la Lodigiani parta sfavorita nella partita di domani, anche se è quello che ci dice la stagione. Il percorso di questi ragazzi, nobilitato dalle ultime due settimane giocate da big, resta comunque da applaudire. Adesso è arrivato il momento di competere per la posta più alta. Non c’è rivincita, una sola possibilità, ora si lotta per il titolo.

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