Lodigiani e Trastevere, una finale inedita per un sogno lungo una stagione

Le prime volte sono sempre indimenticabili. Non sempre questo aggettivo indica un qualcosa di positivo, ma descrive un qualcosa che per un motivo o per un altro resta stampato nella nostra mente. Il primo giorno di scuola, la prima volta in bicicletta, la prima storia d’amore: tutte emozioni che porteremo per sempre con noi a prescindere se siano positive o negative. Sarà così anche oggi per Lodigiani e Trastevere che hanno costruito una finale inedita per questa categoria, hanno già scritto la storia del proprio club, ma ora vogliono riempire la bacheca per ricordare con un sorriso questa giornata.

Montagnese contro D’Andrea (In foto ©Torrisi ©Consoli). Per quello che abbiamo visto si tratta del confronto tra un grande tattico, che ha saputo ingabbiare la Romulea, che ha cambiato le sorti del match contro il Grifone dopo un primo tempo quasi nullo, e un gestore perfetto del materiale tecnico che ha a disposizione, che ha costruito un gruppo solidissimo esaltando ogni singolo in un’esplosione di potenza calcistica finora inarrestabile. Le finali fanno storia a sé lo sappiamo, ed arrivati a questo punto quello che conta è vincere: la crescita dei ragazzi c’è stata e continuerà a prescindere dal risultato di oggi, ma chiunque si reputi uno sportivo giocherà una finale per vincere.

Per quanto riguarda i biancorossi ci aspettiamo ancora una volta la difesa a 3 che ha ben funzionato contro Romulea e Grifone. In questo modo i quinti di centrocampo, verosimilmente Razzano e Di Mambro, diventano cruciali in fase di spinta per raddoppiare sugli esterni e creare pericoli. Sarà interessante capire come verranno utilizzati Filipponi e De Dominicis. Il primo ha iniziato la semifinale da seconda punta, per poi arretrare il suo raggio d’azione a centrocampo, il secondo invece ha iniziato a centrocampo facendo un grande lavoro di raccordo con l’attacco, ma sappiamo che può anche avanzare sulla trequarti. I pericoli più grandi il numero 10 li crea dalle palle inattive, tutte di sua proprietà, in cui Montagnese cerca di sfruttare le torri dalla difesa come capitan Buonomo (In foto ©Consoli), che dovrà fornire una prestazione di livello per fermare l’attacco atomico dei rionali, e i grandi movimenti di Porcu, da cui dovrebbero arrivare i pericoli maggiori. Dovrà evitare di isolarsi nella lotta contro Odisio e Sangermano, perché la retroguardia di D’Andrea sa bene come annullare gli attaccanti avversari.

Sul Trastevere abbiamo qualche dubbio in più sul modulo, cambiato dal tecnico in diverse occasioni: da 4-3-1-2 a 4-3-3 a 4-2-3-1. Ci concentriamo quindi più sulle caratteristiche degli interpreti. Napolitano (In foto ©De Cesaris) sicuramente rappresenta l’insidia maggiore con i suoi movimenti da attaccante vero, ma occhio a Nunziato, vera scheggia impazzita dell’undici amaranto: sia che parta largo a destra, sia che si affianchi al bomber, la sua velocità e agilità nello stretto riesce sempre a creare la superiorità numerica per andare a concludere. Arretrando, Gilardini ha dimostrato di saper essere incisivo nelle partite importanti. Chissà se riuscirà ad illuminare anche oggi? Della difesa abbiamo già accennato prima. Servirà concentrazione e grande fisicità per arginare la prestazione di Porcu, ma da loro possiamo anche aspettarci qualcosa in zona gol. In due, Odisio e Sangermano, hanno accumulato un bottino di ben 12 gol. Veramente niente male per una coppia di difensori centrali.

Ci aspetta una partita molto tattica, che abbiamo provato a presentarvi nel migliore dei modi. Ma le finali sono imprevedibili e il campo è il giudice supremo. Non ci resta che attendere il verdetto finale per incoronare la squadra campione tra i classe 2009. Dopo una stagione di lavoro e sacrifici, siamo arrivati al momento clou. All'Angelo Sale sarà una vera e propria battaglia!

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