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L'Intervista

Elis, il bilancio di Mauro Russo: "È stato un anno di soddisfazioni"

Il tecnico biancazzurro analizza la stagione terminata ad un punto dal primo posto, con una cavalcata che ha sfiorato la promozione nei regionali

20 Maggio 2025

Elis, il bilancio di Mauro Russo: "È stato un anno di soddisfazioni"

Da sinistra Federico Del Fra, Mauro Russo e Daniele Consalvi (Foto©Elis))

Una stagione al top quella appena terminata dai classe 2009 dell’Elis. La lotta per guadagnarsi il campionato regionale nel girone C dei provinciali di Roma li ha visti arrivare secondi subito dietro al Breda dopo una cavalcata incredibile conclusasi solo alla penultima giornata. L’obiettivo era iniziare un percorso che avrebbe permesso ai ragazzi di crescere per poter giocare nei regionali il prossimo anno, ma la squadra ha deciso di andare oltre provando a puntare alla vittoria. La grande soddisfazione si legge anche nelle parole di mister Mauro Russo, che ha costruito il gruppo portandolo ad essere una squadra vera.

Iniziamo dalla tua analisi sulla stagione appena conclusa. Che annata è stata per voi?

"Questa squadra è stata costruita da me e dal dirigente Daniele Consalvi. Abbiamo creato un gruppo per arrivare nei primi tre posti, poi come obiettivo secondario speravamo di poter vincere il campionato. Questi ragazzi ci hanno dato veramente tante soddisfazioni: uscire da diversi campi con risultati dilaganti, avendo fatto un gioco spettacolare ci ha fatto credere settimana dopo settimana, che veramente avremmo potuto vincere il campionato. Purtroppo, solo a marzo abbiamo avuto un piccolo momento di flessione a causa anche di miei problemi lavorativi: è stato quello il mese deleterio in cui abbiamo perso lo scontro diretto con il Breda e pareggiato con il Canarini. La squadra però ha reagito subito facendo un bel ciclo di vittorie, tra cui il 7-1 con il Grotte Celoni, un risultato veramente incredibile, nonostante la difficoltà dell’ambiente. Alla fine, penso che il gruppo nella sua interezza mi abbia dato tutto quello che poteva dare sotto il punto di vista tecnico, atletico e psicologico, sia durante gli allenamenti che in tutti i risultati che hanno conseguito. Mi hanno seguito sin da subito, non ho avuto problemi con nessun ragazzo, la nostra forza è stata il gruppo e la fiducia che avevamo l’un l’altro. Tutte le squadre a fine partita si sono complimentate con noi per il livello di gioco espresso, ma i complimenti li ho sempre rigirati ai ragazzi: li ho visti maturare, crescere sia dentro che fuori dal campo; il mio lavoro è stato solo quello di renderli più partecipi delle loro qualità ed è stato bello vedere arrivare i risultati. Voglio spendere due parole anche per fare i complimenti al Breda che non ha mai perso, ci ha fatto credere di poter fare qualcosa di incredibile con quei due pareggi, ma hanno meritato ampiamente di vincere il campionato. Ringrazio vivamente Federico Del Fra e Daniele Consalvi che mi hanno aiutato a costruire questa squadra, che era un po’ ridotta all’osso: poi con metà gruppo dell’anno scorso e metà di ragazzi nuovi abbiamo lavorato costruendo qualcosa di speciale".

Parlando di te, quanto ti senti cresciuto come allenatore dopo una stagione di questo tipo?

"Quest’anno, come l’anno scorso, sono stati due anni fondamentali per me all’Elis, che mi hanno portato a fermarmi visto che il 31 maggio lascerò la squadra e non farò i regionali con loro. Ho avuto da tutti il desiderio e le richieste di continuare con loro, però purtroppo non ce la faccio e ho chiesto alla società di interrompere il rapporto da giugno. I troppi impegni lavorativi mi hanno portato a lasciare momentaneamente il mondo del calcio, poi non si sa mai. La soddisfazione più grande è stata vedere la voglia dei ragazzi di continuare insieme".

Ci sono cose che faresti in modo diverso?

"Soprattutto a febbraio e marzo avrei voluto fare tutto con più calma e tranquillità, perché è li che sono arrivato a fare anche allenamenti più leggeri. Purtroppo, il danno l’ho fatto io perché ad esempio i cambi contro il Canarini non li ho pensati bene. Vorrei preparare meglio quelle due partite in cui abbiamo perso punti".

Ad inizio anno mi hai detto che l’obiettivo era preparare i ragazzi ad affrontare il campionato regionale in Under 17. Come valuti il loro percorso di crescita?

"Penso principalmente all’aspetto psicologico. I ragazzi che c’erano anche lo scorso anno nelle partite fondamentali sarebbero entrati con una mentalità forse quasi indifferente, non finalizzata alla vittoria. Quest’anno la crescita che c’è stata è che in ogni campo si entra con il coltello tra i denti, il risultato è una parte importante dello sport, soprattutto se si pensa appunto ad un campionato regionale in cui prima o ultima in classifica non c’è differenza, ci devono essere sempre i tre punti. La salvezza te la giochi proprio contro l’ultima in classifica. A livello tecnico e tattico abbiamo lavorato più sulla fiducia in sé stessi e nei compagni, chiunque ci sia in campo io so che può incidere e questo li tiene tutti sulla corda durante gli allenamenti perché ho due giocatori per ruolo e posso scegliere chi mettere per arrivare al risultato".

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