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Regine provinciali
16 Luglio 2025
L'Under 16 del CSV Breda
Nel Girone B di Under 16 Provinciale risalta lo zero nella casella delle sconfitte del Breda. La formazione di Via Ercole Marelli ha concluso la stagione al primo posto con 60 punti, frutto di 19 vittorie e 3 pareggi, accompagnati da una differenza reti di +119. Un cammino partito subito con il piede giusto: 22 reti messe a segno e appena 4 incassate nelle prime quattro giornate. Poi è arrivato lo stop con l’Elis, che però non ha rallentato la corsa dei granata, al contrario, ha rappresentato uno stimolo in più per mantenere alta la concentrazione e alzare l’asticella fino al traguardo. “La chiave di volta? Sicuramente la voglia e il coraggio dei ragazzi di andarsi a prendere il risultato ovunque, mettendo sempre in campo il nostro gioco, senza mai snaturarci”, Davide Bronzini, dopo una stagione chiusa da condottiero del Breda. “Voglio fare i complimenti all’Elis, non è facile stare davanti sapendo che c’è qualcuno che ti insegue da vicino, questo ci ha aiutati a restare concentrati fino all’ultima giornata, affrontando ogni partita pensando solo a noi stessi”. A certificare la solidità della squadra parlano anche i numeri: 129 gol segnati, solo 10 subiti. “Per me vince sempre la squadra. Tutti e tre i reparti hanno fatto la loro parte, l’importante è fare le cose giuste insieme, e i ragazzi lo hanno fatto”. Ma c’è un momento preciso in cui ha capito di poter arrivare fino in fondo. “Paradossalmente, dopo il pareggio contro il Palestrina all’andata. Ci siamo espressi al massimo e, nonostante il risultato, ho capito che potevamo fare qualcosa di grande”. Un gruppo unito, cresciuto insieme. “Questi ragazzi si conoscono da anni, hanno fatto la scuola calcio insieme e, grazie alla società, sono maturati. Il legame che c’è tra loro ha inciso tantissimo sul percorso”. Alla vittoria matematica il pensiero è volato a chi ha camminato accanto: “Dedico tutto alla Breda, alla segreteria, a Mauro D’Uffizi, a Luca Lentini che ci ha sempre accompagnato, a Leonardo Federici, al mio amico fraterno Andrea Fabi e, ovviamente, ai ragazzi, che devo ringraziare per quello che hanno fatto”. Sul futuro non ci sono dubbi: “Proseguirò con questo gruppo. L’obiettivo? Lavorare. Tanto lavoro per crescere ancora, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Il calcio insegna molto anche fuori dal campo. Se poi arrivano anche i risultati, allora significa che abbiamo fatto bene due volte”.
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