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25 Ottobre 2016
La Lazio esulta dopo il gol vittoria all'Inter © Facebook
L'1-0 dell'Under 16 della Lazio sull'Inter è stata sicuramente la sorpresa di giornata. Un risultato eclatante quello con cui i ragazzi di Alboni hanno affondato la corazzata nerazzurra ma che non arriva certo per caso.
Gruppo Ancor prima che negli aspetti tecnici o tattici, comunque fondamentali in un'occasione del genere, i tre punti di Milano affossano le proprie radici nel cuore di un gruppo che ha saputo trovare al proprio interno la forza necessaria per superare uno dei gruppi più forti d'Italia. L'Inter, assieme a Roma e Atalanta, è infatti una delle candidate più credibili alla vittoria dello scudetto. Nessun timore reverenziale e partita di sostanza da parte di una Lazio che, come mai prima d'ora, ha potuto contare su tutti i 2001 in organico. Avere di nuovo a disposizione elementi come Armini, Petricca e Del Mastro, ha fatto la differenza. I continui prestiti all'Under 17 (eccezion fatta per Armini aggregato da inizio stagione con i 2000) hanno minato non poco il rendimento di un gruppo che ha un potenziale ben maggiore di quanto riuscito ad esprimere sinora sul campo. Fratini, dall'inizio dell'anno, ha infatti prelevato ben dieci elementi dal gruppo di Alboni (Petricca, Siclari, De Angelis, Cerbara, Del Mastro, Attia, Noto, Marini, Napolitano e Mengoni) che ha dovuto così spesso fare i conti con una squadra mutilata dei suoi pezzi pregiati. Con l'Inter c'era il gruppo al gran completo ed è arrivata l'impresa: sarà un caso?
L'eroe di giornata La sua zampata a tempo praticamente scaduto ha ammutolito il Giacinto Facchetti. Un gol che, siamo sicuri, Alessandro Cerbara farà fatica a dimenticare. Il lampo di Milano però è solo l'ultimo acuto di un ragazzo nato e cresciuto con i colori biancocelesti addosso. Questo classe 2001 è infatti arrivato alla Lazio addirittura nel 2008/09 quando, a sei anni e mezzo, muove i suoi primi passi nella scuola calcio. Da lì in poi una scalata lunga nove anni, passati a macinare chilometri su e giù per la fascia. Continuità, lavoro e una maglia da titolare guadagnata con il sudore della fronte. Cerbara si gode il momento ma, come sempre, è già pronto a tornare a correre...
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