l'intervista

Lazio, Alboni e il 2017: “La speranza? Avere un organico più ampio”

Il tecnico dopo aver chiuso un 2016 a due facce, si prepara per il nuovo anno ma lamenta: “Facciamo fatica a gestire i cambi e fare in modo che la soglia della concentrazione e il tasso tecnico rimanga invariato”

Per l'Under 16 della Lazio si è chiusa una prima parte di stagione a due facce. Bene l'avvio per poi far registrare un netto calo. L'undici di Alboni ha infatti finito con il pagare dazio vista una rosa ridotta ai minimi termini. Prestiti all'Under 17 e qualche infortunio di troppo hanno infatti minato il cammino della squadra. Il tecnico Marco Alboni, sul portale sslazio.it, trae così il bilancio dopo la chiusura di questa prima parte del campionato: “La classifica è la risultante di una serie di valori,  nel giro di 3punti ci sono 5 squadre ed è quelle che noi punteremo a scalare perché ci sono delle realtà al di sopra delle nostre aspettative, ma obiettivamente a parte l’Atalanta ce la siamo giocata con tutte e questo è un dato positivo. Nel bilancio l’unica cosa che non potevamo metterci è la carenza di giocatori associata al fatto di prestare giocatori all’Under 17, ma purtroppo associata anche ai molteplici infortuni. Trovandoci nel momento topico della stagione, abbiamo subito la riduzione della rosa sia a livello mentale che fisico. La cosa che non posso recriminare a nessuno dei ragazzi è il fatto che sono sempre andati in campo dando il massimo e lottando fino alla fine. A questi ragazzi va fatto un elogio per la mentalità che hanno e per l’unione. Nella speranza di poter avere un organico un po’ più ampio, l’impegno che ci prendiamo nella seconda parte della stagione è quella di recuperare qualche posizione andando a puntare i primi 5-6 posti della classifica, visto anche il girone altamente competitivo, forse il più duro dei tre. Non è neanche causale che nella prima parte della stagione quando avevamo tutta la rosa al completo avevamo iniziato bene il campionato, poi fornendo giocatori all’Under 17, e questo è per noi  un motivo d’orgoglio, associati agli infortuni, siamo venuti a calare, quindi in questo girone di ritorno ci auguriamo di poter tornare a dire la nostra. Questo gruppo è storico, va avanti da anni, al minimo cambiamento ne risente sia per meccanismi di spogliatoio sia dal punto di vista tecnico-tattico in campo. Le partite ? Alla prima occasione per gli avversari si subisce il gol, mentre noi non sfruttiamo le occasioni che creiamo, ci condannano gli episodi, anche se le squadre che affrontiamo sono di un ottimo livello. Spesso facciamo fatica a gestire i cambi e fare in modo che la soglia della concentrazione e il tasso tecnico rimane invariato, ma fino al triplice fischio finale ce la mettiamo tutta.  La promessa che ci siamo fatti con i ragazzi in vista del girone di ritorno è quella di scalare quelle tre, quattro posizioni in classifica, sperando che la sorte non ci sia avversa visto che in questa prima parte della stagione abbiamo lasciato sul campo infortuni pesanti che sacrificano anche quello spirito di spogliatoio che ci appartiene, ma questo gruppo è contraddistinto proprio alla voglia di non mollare mai!”.

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