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Trimestri e no al posto fisso: ecco il Latina di Zuccarini

Sotto la guida del tecnico, i nerazzurri sono rinati rispetto allo scorso anno e continuano a crescere: in confronto al girone d'andata ora hanno il doppio dei punti

Gli ultimi mesi, per il Latina non sono stati semplici. Una delle poche cose che funzionano nel settore giovanile nerazzurro è però l'Under 16. Dopo un campionato come lo scorso chiuso nei bassifondi della classifica con i Giovanissimi Nazionali, ora questi stessi 2001 sembrano aver cambiato passo. I punti parlano chiaro, i nerazzurri iniziano il campionato raccogliendo solamente 5 punti nelle prime sei partite. Adesso però, analizzando le stesse gare del girone d'andata, i punti sono diventati ben 10. Una metamorfosi guidata dal tecnico Costantino Zuccarini che ha saputo guidare i suoi in un percorso che si sta rivelando in tutta la sua bontà. Scopriamo i segreti di un Latina che ora va esattamente al doppio della velocità rispetto ad inizio stagione.


No al “posto fisso” Un simile cambio di passo non arriva certo per caso. Esaminando il lavoro del tecnico uno dei dati più singolari è quello relativo al minutaggio degli elementi a sua disposizione. Su una rosa di 25 elementi a disposizione di Zuccarini, chi ha giocato meno è stato in campo per 600 minuti, chi ha giocato di più ne ha totalizzati 1200. “Il lavoro, la dedizione dei ragazzi e di tutto lo staff è il segreto dietro cui si celano questi risultati. Sino ad oggi minimo sei partite da titolare le hanno giocate tutti poi è ovvio che deve esserci meritocrazia e quindi c'è anche chi ne ha giocate 16 o 17 ma ho cercato di dare spazio a tutti”. Scelta particolare ma con uno scopo ben preciso: “Un po' anche per il tipo di gioco che facciamo, molto dispendioso, e per cui ho bisogno di tutti. Ma la scelta fatta ad inizio anno ora mi permette di poter inserire un giocatore senza che la squadra subisca un calo se cambiamo qualcosa. Il girone di ritorno, in fondo, rispecchia la crescita del ragazzo. Se hai lavorato bene i risultati si vedono”.


Trimestri La domenica è però solo la risultante del lavoro svolto in settimana. Qui, durante la stagione, il tecnico ha seguito un percorso ben preciso e che ha lentamente dato nuova vita a questo gruppo. “Quando sono arrivato – ci rivela Zuccarini – ho capito che il gruppo era devastato dall'esperienza fatta nello scorso campionato, alcuni volevano addirittura smettere. Per questo come prima cosa mi sono concentrato sulla testa e sull'autostima. Essere dove siamo ora è incredibile ed è una grande gratificazione soprattutto per i ragazzi che hanno ritrovato il piacere di fare questo sport”. Non solo testa però perchè il segreto di Zuccarini sembrano essere i suoi trimestri: “Faccio dei test a inizio anno, a livello tecnico e motorio, e poi ripeto gli stessi test ogni tre mesi. Questi mi dicono quanto e cosa apprende il ragazzo e dove è migliorabile”. Un lavoro però tutt'altro che ripetitivo e ben più articolato di quanto possa sembrare: “Mettere i ragazzi in campo è semplice, però prima bisogna capire il materiale umano che hai. Ecco perchè il primo trimestre è conoscitivo. Una volta che lavori molto a livello tecnico, con tanto tanto pallone si passa al secondo trimestre. Qui c'è un lavoro sulle catene, sui comparti, agisci su situazioni più da squadra. Nel terzo e ultimo trimestre vai a prendere la cosiddetta ciccia. Vai a finalizzare tutto questo. L'importante è non essere ripetitivo. Noi facciamo anche 6 o 7 riscaldamenti diversi, variamo le esercitazioni. Cerco di stimolarli molto a livello di sfida, tanto uno contro uno, tanti duelli, ecco perchè organizzo stazioni che aumentino la competitività tra di loro. Questo li porta a crescere così come quella stessa competitività per prendersi il posto da titolare la domenica”. Trimestri e niente posto fisso, così Zuccarini ha costruito il suo Latina, squadra rinata dalle ceneri di un campionato disastroso e che ora non vuole davvero smettere di sognare.

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