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06 Marzo 2017
Roma devastante © Del Gobbo
La Roma vince ma, quando si parla dei 2001 di Trigoria, questa non è certo una novità. L'Under16 giallorossa, solo ieri, ha strapazzato il malcapitato Crotone rifilandogli un sonoro 6-0. Questo però è solo l'ultimo capitolo della storia incredibile che stanno scrivendo Alessandro Rubinacci e i suoi ragazzi che, con il campionato ormai archiviato con una prepotenza inaudita, ora puntano dritti a quello scudetto l'anno scorso solamente sfiorato.
Numeri da extraterrestri La matematica nel calcio non dice tutto ma sicuramente aiuta ad analizzare con relativa semplicità quello che il campo sa raccontare. Ecco dunque come la stagione sin qui vissuta dall'Under 16 della Roma abbia assunto connotazioni quasi da fantascienza. Lo score recita 76 gol fatti e solo 9 subiti. Numeri incredibili messi poi ancora più in risalto se confrontati con il resto della categoria, 24 reti in più dell'Atalanta che, con una partita in meno, ha il secondo miglior attacco, e 6 reti subite meno del Genoa seconda miglior difesa. La verità è che nessuno tiene il passo dei giallorossi, non solo nell'Under 16 ma addirittura in tutto il panorama dei campionati nazionali. Basti pensare che, dall'Under 17 all'Under 15, non c'è squadra che regga il confronto. Il secondo attacco più prolifico è quello dei 2002 dell'Inter (70 gol fatti), mentre la seconda difesa meno battuta è quella dei 2002 dell'Atalanta (10 gol subiti). A condire il tutto c'è poi quello zero nella casella delle sconfitte, impresa sin qui riuscita soltanto al Palermo Under 17.
Capolavoro Rubinacci Analizzato il ruolino di marcia della sua Roma, giusto alzarsi ed applaudire Alessandro Rubinacci. Il tecnico, che si conferma come autentica garanzia visto che ormai vince campionati a ripetizione, ha preso in mano un gruppo su cui gravava la pesante eredità lasciata da D'Andrea. L'ormai ex di Trigoria ha cresciuto praticamente da zero il gruppo 2001 portandolo sino ad un passo dallo Scudetto. Rubinacci è stato intelligente da questo punto di vista, dando continuità al cammino tecnico intrapreso dal suo predecessore per poi, sia chiaro, lasciarci sopra una sua chiara ed evidente impronta. L'exploit di Coccia ad inizio stagione ha infatti il marchio di Rubinacci addosso, così come quel Simonetti alla sua migliore stagione in giallorosso e che sta confermando quanto lo stesso D'Andrea aveva già intravisto in lui. Con un Riccardi in meno non era semplice, pur contando su un Bucri in più che arricchisce non poco un potenziale offensivo già di per sé temibile. Rubinacci ha saputo essere valore aggiunto, miscelando con sapienza il vecchio e il nuovo e dando così nuova energia ad un gruppo che ora può prendersi la sua rivincita.
Proprio la voglia di rivalsa sarà il tratto distintivo che accomunerà tecnico e squadra perchè, a differenza degli anni passati nei campionati destinati ai Lega Pro, Rubinacci avrà ora l'occasione di prendersi la scena alle finali nazionali. La post season è infatti l'ultimo tassello che ancora manca al tecnico per godersi finalmente quei riflettori che, troppo spesso, lo hanno lasciato in penombra.
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