le pagelle
I voti di Roma-Milan: Soncin, un miracolo che vale il titolo
Ecco le pagelle della finale Scudetto: la prodezza del portiere incorona i rossoneri, ai giallorossi non bastano gli spunti di Cangiano
ROMA
Cardinali 5.5 Incolpevole su quattro dei cinque gol subiti, lì dietro è quello che dà più sicurezza alla retroguardia non sbagliando mai in uscita.
Parodi 4.5 La brutta copia del giocatore apprezzato in semifinale contro il Cesena. Un primo tempo da incubo. Complice anche il mancato aiuto di Bamba, dalla sua parte il Milan fa il bello e il cattivo tempo e proprio da lì arrivano i primi tre gol rossoneri (37'st Bucri sv)
Semeraro 5.5 Tatticamente è sempre prezioso, facendosi trovare in costante sovrapposizione, ma come tutta la Roma pecca spesso d'imprecisione quando ha la palla tra i piedi (28'st Calafiori 6 Entra e da sotto età dimostra di non accusare la pressione di una finale Scudetto)
Chierico sv Quella spalla maledetta. Ennesimo infortunio per il regista giallorosso che è costretto a dire addio alla finale dopo solo cinque minuti. In bocca al lupa Luca. (5'st Meo 4.5 Entra in campo, ma con la testa ancora negli spogliatoi. Non attacca, non copre, sbaglia tanto)
Santese 5.5 Soffre e tanto Haidara e Tonin. Meglio in fase di anticipo e in impostazione, che sulla posizione dove più di una volta si fa sorprendere. Chiude in crescendo, ma non basta.
Laurenzi 5 Tira fuori gli artigli nella ripresa, una reazione che però non può cancellare un prima fase da dimenticare. Tanti errori, molti elementari, per il capitano che troppo spesso si fa anche scavalcare dal pallone.
IL MIGLIORE Cangiano 7 Nel primo tempo è l'unico che riesce a far scattare la scintilla, ad accendere la luce nel buio della manovra giallorossa. Poi esce stremato, come tutti... (28'st Bouah sv)
Greco 6 Dopo l'uscita anticipata di Chierico viene messo davanti alla difesa, ma viene lasciato troppo solo e soffre enormemente. Anche nella ripresa fa quel che può e a dieci minuti dal termine Soncin gli nega l'eurogol del pareggio che di fatto mette in discesa la strada verso lo Scudetto del Milan
Barbarossa 6.5 Il timbro lo mette anche oggi, riaprendo il match nella ripresa e attestandosi ancora una volta come regista avanzato. Spesso sparisce, ma altre volte sembra anche predicare nel deserto
Riccardi 6 (37'st Simonetti sv) Il Piccolo Principe è costretto ancora ad accettare la corona d'argento. Da lui, oltre al gol del momentaneo 1-3 giallorosso, ci si aspettava sicuramente qualcosa di più. Si accende a sprazzi e appare tanto, troppo, stanco come tutta la Roma.
Bamba 5.5 Se i suoi strappi già li conoscevamo e grazie ad essi riesce a disturbare (sporadicamente) il Milan, è dal punto di vista della lucidità e del sacrificio che l'ivoriano è mancato completamente. Un suo mancato ripiego sulla sovrapposizione di Basani, porta al raddoppio del Milan (28'st Silipo 6 La sua vivacità nel finale non basta)
All. Rubinacci 4.5 Perde subito Chierico, ma l'ingresso di Meo peggiora solamente la situazione con la Roma che regala quasi un tempo al Milan e viene annichilita a centrocampo dal tris d'assi della mediana milanista. Match perso anche dal punto di vista atletico: la troppa stanchezza manifestata al Manuzzi è un'aggravante e non una scusante.
MILAN
IL MIGLIORE Soncin 8 A 10' dalla fine, con una prodezza pazzesca con la mano di richiamo, va a togliere dall'incrocio dei pali il pallone del pari giallorosso e agguanta, in poche parole, lo Scudetto
Barazzetta 6.5 Tanto lavoro sporco per il terzino destro rossonero che riesce a limitare in più di un'occasione Bamba, dimostrandosi lucido anche in fase d'impostazione. Da sottolineare una chiusura su Cangiano nel primo tempo.
Basani 7.5 Partita pazzesca dell'esterno meneghino che in più di un'occasione è apparso come un gigante tra i bambini. Imbarazzante la facilità di corsa e la semplicità con la quale entra nell'area giallorossa segnando la rete (la prima in stagione) del 2-0.
Merletti 7 Gioca la finale come fosse una partitella al parco tra gli amici. Centrale roccioso, ma che dimostra costantemente di saper cosa fare con il pallone tra i piedi.
Brambilla 6.5 Se la Roma ha dovuto rinunciare subito al suo metronomo, il Milan se l'è potuto godere appieno. Una sicurezza lì davanti alla difesa: quando la palla arriva a lui, i rossoneri la mettono in cassaforte
Culotta 6.5 A volte più ruvido del suo compagno di reparto Merletti, non commette sbavature dimostrandosi spesso puntuale e spazzando via il pallone, stravolgendo, per giusta causa, i dettami rossoneri.
Sala 6.5 Autore del bel filtrante che porta al raddoppio rossonero, è anche grazie al suo apporto sia in fase di possesso che di attesa, che il Milan travolge la Roma a centocampo.
Frigerio 7.5 Tutti in piedi e solo applausi per questo gioiello del vivaio rossonero. Gioca un'infinità di palloni e non ne sbaglia neanche uno. Meravigliosamente imbarazzante.
Tonini 7.5 Il killer dell'area di rigore milanista mette due volte il timbro anche in questa finale. Sblocca la gara con grande freddezza dopo 55 secondi e chiude il match siglando il poker in contropiede.
Maldini 6 Delude un po' il figlio d'arte dello storico capitano del Milan. Solo un pregevole colpo di tacco al volo e qualche bel pallone messo nell'area giallorossa (27'st Olzer 6 Entra in campo e partecipa alla festa rossonera)
Haidara 7.5 A volte appare confusionario, ma la sua velocità e il suo fisico fanno soffrire e non poco la difesa giallorossa. Cala il tris con un colpo di testa di rara precisione e rende ancora più bella la vittoria milanista realizzando il 5-2.
Allenatore Lupi 9 Un capolavoro. Il suo Milan è uno spettacolo: i suoi giocano costantemente palla al piede costringendo spesso al torello i giallorossi. In pochi si aspettavano un risultato così impari. Freschezza (solo un cambio), gioco, lucidità. Si conferma ammazzagrandi: questo Scudetto è meritato.