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la finale
23 Giugno 2017
Il Milan batte la Roma e vince il primo scudetto Under 16 © De Cesaris
UNDER 16
FINALE SCUDETTO
ROMA – MILAN 2-5
ROMA Cardinali, Parodi (37'st Bucri), Semeraro (28'st Calafiori), Chierico (5'pt Meo), Santese, Laurenzi, Cangiano (28'st Bouah), Greco, Barbarossa, Riccardi (37'st Simonetti), Bamba (28'st Silipo) PANCHINA Giuliani, Carruolo, Bouah, Calafiori, Cataldi, Meo, Simonetti, Silipo, Bucri ALLENATORE Rubinacci
MILAN Soncin, Barazzetta, Basani, Merletti, Brambilla, Culotta, Sala, Frigerio, Tonin, Maldini (26'st Olzer), Haidara PANCHINA Zanellato, Viganò , Brusa, Cretti, Olzer, Capone, Colombo, Corti, Bruni ALLENATORE Lupi
MARCATORI Tonin 1'pt, Basani 18'pt, Haidara 24'st, Riccardi 31'pt, Tonin 41'st, Haidara 45'st
ARBITRO Kumara di Verona
ASSISTENTI Savalla di Padova e Torresan di Bassano del Grappa
NOTE Ammoniti Barazzetta, Laurenzi, Calafiori Angoli 5-0 Rec. 2'pt - 5'st
La maledizione continua. Nonostante una stagione dominata e pressoché perfetta i 2001della Roma non riescono a prendersi quel tricolore che anche stavolta svanisce proprio sul più bello. Una caduta fragorosa quella dei giallorossi che pagano un avvio da film horror, quasi surreale. Regalare 3 gol ad un Milan così è un lusso che non ci si può davvero permettere con i rossoneri che hanno così finito con il mettere le mani su un tricolore decisamente meritato soprattutto alla luce di un percorso che li ha visti eliminare, prima della Roma, Juventus, Inter, Atalanta e Genoa. Alla Roma non resta che ripartire, ancora, ma stavolta con qualche rammarico in più...
Inizio shock L'avvio di gara è più simile ad un film horror che ad una finale. Il Milan non fa complimenti e punisce con rara crudeltà una Roma rimasta negli spogliatoi. 55 secondi, tanto basta a Tonin per spaccare la partita. Ripartenza rossonera, Haidara dal limite imbuca Tonin che si prende la prateria lasciatagli da Parodi e con un diagonale rasoterra infila un tutt'altro che irresistibile Cardinali. Doccia gelata per Rubinacci che poi vede farsi la sua finale decisamente in salita. Chierico, un paio di minuti dopo, si arrende alla sfortuna e ad una spalla che continua a tormentarlo. Dentro Meo anche se l'inerzia del match non cambia, anzi. Al 18' il Milan approfitta di una Roma in confusione per infierire. Grande sovrapposizione di Basani, Bamba non lo segue, con il terzino che affonda sino nel cuore dell'area capitolina per battere Cardinali sul primo palo. Il Milan ora vola e cala il tris con una facilità disarmante. Il terzo gol incarna alla perfezione quello che è il messaggio tecnico voluto da Filippo Galli. L'undici di Lupi esce in palleggio dal pressing giallorosso per poi allargare su un incontenibile Basani. Il 3 dall'out di sinistra pennella un cross su cui svetta Haidara che incorna in porta il 3-0.
Speranza Cangiano A tenere accesa la scintilla in casa Roma ci pensano i due leader tecnici del gruppo di Rubinacci. Cangiano, che già aveva provato un paio di fiammate, inventa un filtrante vellutato per Riccardi. Il numero 10 vince un rimpallo e insacca di cattiveria il gol che tiene in vita la Roma. Nel secondo tempo è ancora Cangiano a trascinare i giallorossi con una rasoiata sugli sviluppi di un corner che costringe Soncin al miracolo. Preludio di un gol che arriva una manciata di minuti dopo. Il solito Cangiano dalla sinistra pesca Bamba sul secondo palo. Conclusione ribattuta e Barbarossa che, dopo aver controllato la palla vagante, insacca il gol che riaccende prepotentemente questa finale.
La Roma ci prova ma Soncin vale lo scudetto La Roma adesso ci crede e insegue con la forza della disperazione il sogno Scudetto. Dopo un salvataggio in extremis di Laurenzi la Roma si vede strozzare in gola l'urlo per il gol del pareggio. Bolide di Greco dai 30 metri ma Soncin compie la parta dell'anno e con la mano di richiamo toglie la sfera da sotto l'incrocio infrangendo di fatto i sogni di una Roma che nel finale prova il tutto per tutto. Rubinacci getta così nella mischia tutti gli attaccanti a sua disposizione nel tentativo di una disperata rimonta. Il Milan però non perdona con Tonin prima e Haidara poi che, in contropiede, fanno calare il sipario sulla finale. Dopo cinque di recupero il Milan è campione d'Italia.
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