l'analisi

Dopo tre successi, il primo ko: Lazio, ora impara dagli errori

Il team di Fratini, con una prestazione opaca, si lascia sorprendere dal Cittadella: un passo falso che va subito riscattato

Alzi la mano chi se l’aspettava, chi pensava che dopo tre successi convincenti la Lazio potesse incappare in una sconfitta così impronosticabile. Almeno sulla carta, vista la situazione in cui si presentavano alla sfida la squadra di Fratini e il Cittadella di Agostini. Capolista a punteggio pieno una, reduce dal primo punto stagionale l’altra. Anche lo stato di forma fisico e morale poteva far presagire ad un altro bel successo dei biancocelesti, ma così non è stato.


Cosa è mancato In primis non si è vista quella lucidità e quella freddezza sotto porta che aveva contraddistinto le precedenti prestazioni laziali. Troppa leziosità e dribbling in eccesso negli ultimi sedici metri, meno ricerca di conclusioni che potessero far realmente male agli avversari. Tant’è che nel primo tempo le uniche vere occasioni capitate alla Lazio, sono quelle sprecate da Russo (più impreciso e meno cattivo del solito) per il possibile vantaggio, e il tiro alle stelle di Broso a pochi istanti dall’intervallo, che poteva rimettere in equilibrio la gara dopo il vantaggio di Pontin. Gol nato da un lancio su cui la retroguardia biancoceleste si è fatta trovare impreparata, lasciandosi sfuggire in velocità il rapido esterno veneto. Poca attenzione quindi, anche questo è mancato alla squadra di Fratini, oltre ad una dose di fortuna. Il palo di Tempestilli ancora grida vendetta, il maldestro intervento di Moretti qualche istante dopo rappresenta il colpo da ko. Perché la Lazio si affievolisce, sembra non crederci quasi più, atteggiamento anche questo da rivedere per chi punta a recitare il ruolo di grande squadra. Il lampo di Moschini nel finale è stato soltanto un piccolo bagliore in un pomeriggio troppo buio per i capitolini.


Ripartire Prima della pausa ora c’è la Spal, altra squadra che in partenza è un gradino, se non due, sotto alla Lazio. Le carte in regola per tornare a sorridere ci sono tutte per Fratini e i suoi ragazzi, chiamati a riscattare più che altro l’opaca prestazione piuttosto che il risultato in sé e per sé. Perché la classifica comunque vede i biancocelesti al secondo posto solitario, con una lunghezza di svantaggio sul Chievo Verona e una di vantaggio sull’Atalanta. E nella prossima giornata ci sarà proprio lo scontro diretto tra scaligeri e bergamaschi. La Lazio dovrà dimostrare di aver capito la lezione e di aver messo subito da parte una battuta d’arresto inaspettata. Insomma, rifarsi sul campo e con i fatti dei propri errori e riprendere a navigare a vele spiegate. Come solo i grandi sanno fare.

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