lo speciale/4
Derby a distanza - Roma e Lazio: le due capolista sono a trazione anteriore
Nell'ultima puntata del nostro speciale siamo andati alla scoperta del reparto avanzato di Falsini e Fratini
L'ultimo capitolo di qusto Derby a distanza è arrivato. Dopo aver sviscerato nel dettaglio Roma e Lazio, è il turno dell'attacco. Le due corazzate di Falsini e Fratini dsanno bene come far male e ora scopriamo protagonisti e segreti di due tra i reparti avanzati più pericolosi d'Italia.
Russo, l’uomo in più di questa Lazio
14 gol fatti in cinque giornate sono un bottino niente male per la Lazio di Fratini, in testa anche nella graduatoria dei gol all'attivo nel Girone B. Il dato che però emerge dopo questi primi turni di campionato, è che quasi la metà (6) sono stati messi a segno da Russo, assoluto trascinatore dell'attacco biancoceleste. È lui l'uomo del momento, il giocatore in grado di garantire quella marcia in più al pacchetto offensivo laziale. Imprevedibilità, corsa, tecnica: l'esterno classe 2002, preferito sull'out sinistro per le sue capacità di accentrarsi e far male con il destro, sta vivendo un momento di forma straordinario. Due doppiette finora e soltanto una gara in cui è rimasto a secco, quella con il Cittadella. Ci sta pensando lui a guidare la Lazio, in attesa che si sblocchino e trovino la forma migliore anche Marras e Broso, gli altri due su cui il tecnico sta facendo particolare affidamento in quest'inizio stagionale. L'esterno ex Urbetevere è partito sempre titolare, ma è uno degli uomini più sostituiti in corso d'opera, mentre la punta è stata e sarà sicuramente alternata spesso a Moschini, uno che si sta facendo trovare sempre pronto e bravo a sfruttare al meglio ogni occasione concessa da Fratini (due le reti messe a segno). Ora che è rientrato dall'infortunio anche il gigante Zilli, subito a segno all'esordio assoluto, per il tecnico ci saranno più alternative al suo gioco. La Lazio adesso è davvero al completo, ma il bello deve ancora venire.
Bomber? No grazie
La Roma di Falsini è una squadra nata per attaccare. Inutile nascondere la predisposizione dei giallorossi a fare la partita visto che traspare in maniera sin troppo evidente dai numeri. Cinque partite e quindici gol fatti (il secondo miglior attacco d'Italia dietro solamente a quello del Napoli) chiariscono al meglio le potenzialità di cui dispone questa squadra. A ben guardare però ci si rende conto come, a differenza delle altre, manchi un vero e proprio attaccante di riferimento. La forza dei giallorossi è infatti nell'elasticità e nella molteplicità di soluzioni, niente bomber dunque ma tanti marcatori diversi grazie anche al gran numero di giocatori che accompagnano la fase offensiva. Inutile dire però che, per gli avversari, il pericolo principale rimane comunque un tridente tra i più micidiali in circolazione per qualità tecniche e capacità di creare la superiorità numerica in maniera sistematica. Falsini là davanti ha scelto i suoi tre tenori: Cancellieri, Tueto Fotso e Travaglini. Peculiarità dei giallorossi è la capacità di ciascuno dei tre elementi di saper interpretare praticamente ogni ruolo nel reparto offensivo. Braccio armato dei giallorossi è Tueto Fotso, classe 2003, dalla grande potenza fisica e che, pur dovendo ancora migliorare dal punto di vista della freddezza sotto porta, resta il capitalizzatore principale della manovra. Con lui occhio poi a Cancellieri, esterno estroso, micidiale e con il vizio del gol. A chiuder poi il tridente ci pensa Travaglini. Grande avvio di stagione per lui dove, tra un'accelerazione e un dribbling, si è conquistato giustamente il ruolo di intoccabile per Falsini. Un pizzico dietro nelle gerarchie ci sono Antenori e Carnevali, due che per qualità potrebbero tranquillamente fare reparto in qualsiasi altra squadra. A Trigoria rappresentano però quelle armi in grado di spaccare il match a gara in corso. Manca un bomber, è vero, ma là davanti la Roma fa paura lo stesso.