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Lazio, un inizio 2018 da incubo: ora i jolly sono finiti...
La squadra di Fratini stecca un'altra gara casalinga con un avversario più che abbordabile. L'Hellas Verona fa piangere i biancocelesti, chiamati ora ad un esame di coscienza
Non è stato di certo un inizio di 2018 da incorniciare per la Lazio di Fratini, travolta in casa da un Hellas Verona da sogno, ma di certo avversario non insormontabile per una squadra in lotta ai vertici della classifica. Nel match d'andata non ci fu quasi storia, con un 4-1 in favore dei capitolini che poteva far presagire un risultato simile anche per la sfida di ritorno, ma così non è stato. Sarà che la prima apparizione stagionale al Gentili non avrà portato bene, sarà un brusco calo di tensione dopo la pausa natalizia, fatto sta che ora iniziano a diventare troppi e troppo pesanti, i punti lasciati per strada dalla Lazio contro squadre di livello sicuramente inferiore. Così l'Hellas Verona è andata ad aggiungersi alla lista di quelle formazioni che hanno fatto male ai biancocelesti, insieme al Cittadella e al Brescia (senza contare la sconfitta nello scontro diretto con l'Inter, magari più preventivatile data la caratura dell'avversario). Il dato che più preoccupa di queste tre "debacle", è che sono arrivate tutte tra le mura amiche, con i ragazzi di Fratini incapaci di sfruttare le loro qualità sul proprio campo. Dato, sempre questo, su cui ora tutto il gruppo deve fermarsi a riflettere, perché una squadra che punta a recitare il ruolo della "big" nell'arco di una stagione, non può di certo permettersi queste figuracce casalinghe.
Note positive In una giornata nera, però, la Lazio ha quantomeno provato con orgoglio a tenere viva la gara fino all'ultimo secondo disponibile, andando molto vicina a quella che sarebbe stata una gran rimonta. Pochi i calciatori capitolini che si sono salvati: capitan Franco, di certo non una novità in questa stagione, andato a segno ancora una volta con un calcio di rigore e salito a quota 9 gol in campionato. E poi quel Marras da cui tutti si aspettavano un segnale che puntualmente è arrivato. Il mancino ex Urbetevere ha finalmente trovato la prima gioia personale, sbloccandosi dopo un periodo non brillante e mettendo in mostra una prestazione degna del suo bagaglio tecnico e qualitativo. Un po' sotto tono tutti gli altri, che ora saranno chiamati a riscattarsi già dalla prossima trasferta contro il Venezia. La parola d'ordine in casa Lazio è "reagire". L'Inter si è presa la leadership solitaria della classifica e i biancocelesti non possono più lasciarsi andare a simili scivoloni, anche perché l'ombra dell'Atalanta ha iniziato ad aleggiare alle loro spalle.