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LA RUBRICA
05 Ottobre 2018
SS Lazio, Mirco Mancino
Il calcio e lo sport in generale sono soprattutto una questione mentale. O, perlomeno, la testa in alcuni frangenti cambia il destino di un calciatore. Atteggiamento, determinazione, intesa con i compagni. Di certo, Mirco Mancino, passato in estate dalla Roma alla Lazio, ora ha la testa più libera di prima: quattro gol in altrettante partite sono più di un semplice dato statistico. Dimostrano come l'ex ala giallorossa si sia integrato nel migliore dei modi nel gruppo di Marco Alboni, capolista del girone A dopo quattro giornate. E domenica al "Melli" arriva la Juventus di Paolo Beruatto.
Manzo e Santilli al "Bartolozzi" di Scandicci hanno permesso alla Lazio di tornare a casa vittoriosa dalla trasferta contro la Fiorentina, andata in vantaggio con Lo Foco nel primo tempo. Mancino non ha segnato, ma tra gol annullati e occasioni nitide anche in Toscana il numero undici biancoceleste si è espresso sui suoi livelli. La Juventus - pari nell'ultima giornata nel derby con il Torino - ha vinto soltanto al debutto a Carpi (0-5) e dalla seconda giornata ha sempre subito gol. Il "Mancio" non vede l'ora di esultare.
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