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FOCUS
21 Gennaio 2019
Frosinone Calcio, Alessandro D'Orsaneo
"Scusate cugini, ma io ho la grinta del leone. E oggi voglio vincere. Vostro conterraneo, Ale". Un attaccante senza gol non può stare. Alessandro D’Orsaneo, abruzzese doc di Palombaro in provincia di Chieti, nella domenica del suo personalissimo derby è tornato a gonfiare la rete. Per D’Orsaneo quella con il Pescara è la partita più sentita: originario di Fara San Martino un paesino di 1400 abitanti, conosciuto per le "Gole di San Martino", mete di appassionati di escursionismo che amano arrampicarsi sulle pareti dei monti e per annoverare ben quattro pastifici, Alessandro ha risollevato il Frosinone, obbligato a rinunciare a bomber Piacentini, De Iulis e Battisti per influenza e D’Agostino convalescente da infortunio. E si è arrampicato saltando con una doppietta superlativa l'ostacolo rappresentato dai cugini pescaresi.
Di che pasta è fatto Alessandro D'Orsaneo? La cittadina della pasta, immersa nel parco nazionale della Maiella ha fatto sgorgare il talento dell'attaccante, tornato al gol dopo tanto. Un periodo di buio - come l'ha definito nel postpartita - dal quale è uscito diventando il Faro della domenica giallazzurra. Abruzzo, Lazio e Campania, le distanze non l'hanno mai impaurito: David Di Michele, avrà rivisto se stesso da giovane negli occhi e nel carattere del teatino. Deciso ad arrampicarsi sul prossimo gol, sul prossimo pallone da mandare in rete. Le vette non sono mai state così vicine.
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