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Lazio, la carica di Alboni e Santilli. Riparti da qui!

I biancocelesti si sono dovuti arrendere alla capolista Viola. Ora la sfida alla Juventus, per fare bene servirà più cinismo

06 Febbraio 2019

SS Lazio @Torrisi

SS Lazio @Torrisi

SS Lazio @Torrisi

Ci si aspettava, forse, qualcosa in più. I giovani classe 2003 della Lazio sono usciti da un weekend amaro, il secondo a distanza di due settimane dalla sfida con l'Empoli. Eppure, non tutto è andato storto. Nelle parole del mister, Marco Alboni, emergono punti di un'analisi sulla squadra dai quali prendere spunto per capire, ad esempio, i margini di miglioramento. La reazione, ad esempio, domenica c'è stata. Almeno, uno sprazzo di reazione. Dopo il vantaggio fiorentino a firma di Ancora, l'ingresso in campo di Andrea Santilli ha dato sicuramente una marcia diversa al gruppo laziale. Non a caso, il tecnico ha parlato con dispiacere per i modi con cui è arrivato il ko. "Dispiace commentare un risultato negativo, soprattutto per come è arrivato. La gara è stata molto equilibrata ed i nostri avversari sono stati molto accorti. Sapevamo di avere qualche defezione nel nostro organico, ma queste assenze non si sono fatte sentire nella sfida. L’atteggiamento della squadra è stato buono, ma abbiamo peccato sotto il punto di vista tecnico e su quello della lucidità." Poca concretezza in zona gol, dunque, sopperita soltanto con l'ingresso dell'autore del momentaneo pareggio. Per il resto, una ritrovata solidità difensiva e tattica che fa ben sperare per i prossimi turni. Anche il centravanti biancoceleste, neoentrato al Melli domenica scorsa, ha confermato la visione già espressa dal proprio mister. "Sono subentrato a gara in corso e sono riuscito a segnare pareggiando momentaneamente l’incontro. Successivamente abbiamo avuto diverse occasioni per trovare la seconda rete di giornata, ma ci è mancato il passaggio decisivo. Le sconfitte ci servono a riflettere e dovremo concentrarci sul match del prossimo weekend". Insomma, se prima della sfida con i toscani avevamo auspicato una rinascita dei biancazzurri, questa si può dire sia giunta soltanto a metà. Quantomeno nell'atteggiamento. Serve di più, è chiaro. La classifica parla esplicitamente, se si considera il potenziale di un gruppo partito molto bene, poi rallentato con qualche battuta d'arresto. In questo 2019 si è partiti un po' zoppicanti. Dopo un'annata difficile come quella scorsa, la rosa guidata da Marco Alboni sta lasciando comunque tutti a bocca aperta, se guardiamo la stagione giunta sin qui, dall'alto. Anche per questo, ci si aspettava la ripartenza già con la formazione di mister Fazzini. Rendicontando un po' il tutto, gli elementi per continuare a parlar bene di questa Lazio ci sono, ora serve ritrovare fiducia con i gol ed i tre punti. Come richiesto da mister e attaccante, d'altronde. A Roma, la vittoria manca dalla fine dello scorso anno, non sarebbe un peccato tornare alla piena posta in palio anche in questi primi mesi. La stagione, in più, entra sempre più nel vivo. Domenica, la super-sfida alla Juve: sbancare il capoluogo piemontese non è un'utopia. Più chiaro di così.

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