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Lazio, la porta ai Raggi X: Morsa è la certezza di Alboni
Andiamo a vedere il rendimento del portiere biancoceleste fino a questo punto della stagione
Il calcio è uno sport di squadra, nessuno può negarlo. Ma c'è un personaggio all'interno di questo gioco che muove le proprie pedine in solitaria, costruendosi passo passo e facendo affidamento si sui suoi compagnia, ma in particolar modo su se stesso. Il personaggio in questione è il portiere. Ruolo strano quello del portiere, controcorrente con le regole del gioco. Un pò una mosca biance, in uno sciame di mosche nere. Ma chi scegli di fare il portiere sa che cosa lo aspetta e sicuramente lo sapeva anche Morsa. La pressione ogni partita è tanta, perchè hai la consapevolezza che una tua lettura sbagliata, un tuo piccolo errore potrebbero condizionare il match tuo e della tua squadra. Ma il numero 1 biancoceleste ha dimostrato che questa pressione la sa gestire e senza troppi problemi. Una sicurezza. Ecco cosa rappresenta il giovane portiere per la sua squadra. 8 i gol subiti da inizio stagione, in media con le reti subite dalle altre big. Ma non è questo il dato più importante. Chi ha visto le partite sà che Morsa fa della continuità di rendimento il suo marchio di fabbrica. Bravo tra i pali e reattivo ad andare a terra. Nonostante non sia altissimo non rinuncia ad uscire, cosa questa molto importante. Le prestazioni fin qui sono state di alto livello: un rigore parato con l'Empoli, interventi importanti con la Sampdoria e la Juve. Unica partita leggermente sottotono con il Sassuolo, ma ci sta nell'arco di una stagione, non si può essere perfetti. La Lazio sa che su di lui si può fare affidamento, nonostante dietro ci siano ragazzi che spingono per giocare come Sternini e Brusca. Quindi l'obbligo è non abbassre il livello, perchè fin qui il numero 1 biancoceleste ci ha abituato molto bene.