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Roma Joga Bonito: modello Aniello Parisi, un calcio champagne

I giallorossi, Campioni d'Italia U15 con Tanrivermis, giocano a memoria, divertono, incantano e hanno i migliori reparti del girone

22 Ottobre 2019

La formazione giallorossa allenata da Aniello Parisi

La formazione giallorossa allenata da Aniello Parisi

La formazione giallorossa allenata da Aniello Parisi

Quattro minuti per andare in vantaggio, ventisette per chiudere la pratica, quaranta per giocare in scioltezza nonostante l'inferiorità numerica e ottantatré per convincere tutti che non c'è partita, notevole e sostanziale il divario in campo. La Roma, campione d'Italia nei giovanissimi, un film che va a velocità doppia anche nell'Under 16 e vince con il brand che contraddistingue le big a Frosinone. I giallorossi di Aniello Parisi al top delle energie mentali, ragionano con il "Noi" e non con l' "Io".  La caratteristica più impressionante di questo gruppo è la capacità con la quale gioca a calcio. Calcio imparato a memoria, da orologeria svizzera e le occasioni piovono a grappoli come la mela di Newton, per legge universale. Una squadra di Parisi si riconosce ai primi sguardi, perché il pallone è rispettato e circola come si deve, nessuno lo maltratta.


Paranormal Football: piano "Attacco Totale"

Tre delle 14 regole di Cruijff per i piccoli calciatori, scritte nel cartello che domina il campetto in Akkerstraat 32, ad Amsterdam recitano così: "Il gioco di squadra. Per fare bene le cose bisogna farle insieme. La tecnica è la base di tutto e la creatività è la bellezza dello sport". Guardate una partita della Roma e le parole del "Profeta del gol" saranno familiari. Koffi, Pagano, Faticanti, il maratoneta Falasca insieme ai compagni disegnano un sistema in stile playground: giocate a un tocco per superare il primo pressing, da qui sgorga un'intesa naturale a prescindere dal modulo adottato. Si trovano a occhi chiusi e la dorsale a centrocampo esalta l'intera catena giallorossa. Sul sintetico di Ferentino il pallone ha seguito traiettorie fluide, con criterio, teleguidato dagli ottimi piedi e dalle letture brillanti di Pellegrini, Muratori e Cherubini. I box to box, da un'area all'altra di Falasca in versione "Freccia Giallorossa" hanno concesso spazio alle sovrapposizioni e agli scambi nello stretto con Koffi. Il calcio resta il più musicale dei giochi di squadra e una grande sinfonia, come quella della Roma, riempie gli occhi e i ragazzi che lo esprimono accendono i cuori. "È bello essere modesti, ma è stupido non dire la verità", il mantra di Bobby Fischer, dopo la vittoria contro Boris Spassky scacchista più forte di tutti i tempi a Revkjavik nel 1972. Verità semplice: la Roma dei 2004 è uno spettacolo. Pop-corn e posti in prima fila. Il musical continua. 

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