FOCUS
Roma Joga Bonito: modello Aniello Parisi, un calcio champagne
I giallorossi, Campioni d'Italia U15 con Tanrivermis, giocano a memoria, divertono, incantano e hanno i migliori reparti del girone
Quattro minuti per andare in vantaggio, ventisette per chiudere la pratica, quaranta per giocare in scioltezza nonostante l'inferiorità numerica e ottantatré per convincere tutti che non c'è partita, notevole e sostanziale il divario in campo. La Roma, campione d'Italia nei giovanissimi, un film che va a velocità doppia anche nell'Under 16 e vince con il brand che contraddistingue le big a Frosinone. I giallorossi di Aniello Parisi al top delle energie mentali, ragionano con il "Noi" e non con l' "Io". La caratteristica più impressionante di questo gruppo è la capacità con la quale gioca a calcio. Calcio imparato a memoria, da orologeria svizzera e le occasioni piovono a grappoli come la mela di Newton, per legge universale. Una squadra di Parisi si riconosce ai primi sguardi, perché il pallone è rispettato e circola come si deve, nessuno lo maltratta.
Paranormal Football: piano "Attacco Totale"
Tre delle 14 regole di Cruijff per i piccoli calciatori, scritte nel cartello che domina il campetto in Akkerstraat 32, ad Amsterdam recitano così: "Il gioco di squadra. Per fare bene le cose bisogna farle insieme. La tecnica è la base di tutto e la creatività è la bellezza dello sport". Guardate una partita della Roma e le parole del "Profeta del gol" saranno familiari. Koffi, Pagano, Faticanti, il maratoneta Falasca insieme ai compagni disegnano un sistema in stile playground: giocate a un tocco per superare il primo pressing, da qui sgorga un'intesa naturale a prescindere dal modulo adottato. Si trovano a occhi chiusi e la dorsale a centrocampo esalta l'intera catena giallorossa. Sul sintetico di Ferentino il pallone ha seguito traiettorie fluide, con criterio, teleguidato dagli ottimi piedi e dalle letture brillanti di Pellegrini, Muratori e Cherubini. I box to box, da un'area all'altra di Falasca in versione "Freccia Giallorossa" hanno concesso spazio alle sovrapposizioni e agli scambi nello stretto con Koffi. Il calcio resta il più musicale dei giochi di squadra e una grande sinfonia, come quella della Roma, riempie gli occhi e i ragazzi che lo esprimono accendono i cuori. "È bello essere modesti, ma è stupido non dire la verità", il mantra di Bobby Fischer, dopo la vittoria contro Boris Spassky scacchista più forte di tutti i tempi a Revkjavik nel 1972. Verità semplice: la Roma dei 2004 è uno spettacolo. Pop-corn e posti in prima fila. Il musical continua.