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Focus
29 Ottobre 2019
La Lazio esulta ©De Cesaris
Una coppia che si completa. Costruita apposta per combaciare alla perfezione. Un pó come nel Tetris, un mattoncino al posto giusto e si vince. E quel mattoncino sembrerebbe essere stato messo correttamente da Bianchessi e sistemato da Alboni. Le due galline dalle uova d'oro sono Rossi e Crespi. Attaccanti diversi, che vivono il ruolo in modo diverso ma che insieme possono dare tanto alla causa biancoceleste. Uno più rifinitore, l'altro più realizzatore. Una cosa che non manca ad entrambi è la qualità, la voglia di cercarsi e vincere. Rossi è come detto tra i due quello che svaria maggiormente sul fronte offensivo. Una seconda punta a tutti gli effetti. È spesso lui, insieme a Napolitano, a dare estro alla manovra della squadra di Alboni. Piedi educati e fisico strutturato, che abbinati all'altruismo ne fanno un compagno di reparto ideale per un attaccante d'area. È spesso lui ad allargarsi e a creare superiorità sulle fasce, aspetto fondamentale per il modo di giocare di Alboni. Oltretutto vede anche la porta: sono due le reti messe a segno fin qui, senza contare le volte che ha servito Crespi per spalancargli la via del gol. E state certi che se Crespi ha la palla buona, difficilmente la spreca. Un inizio di stagione fenomenale per il giovane biancoceleste. Già a quota sette reti alla sua prima esperienza nel professionismo. Le sue qualità sono peró già sotto gli occhi di tutti. Un cecchino al quale difficilmente si inceppa il grilletto. Ed è per questo che in area i compagni cercano sempre lui. Uno disegna, l'altro dipinge. Una coppia artistica che Alboni si può godere fino in fondo.
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