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FOCUS
05 Febbraio 2020
Frosinone, Giorgio Galluzzo
Una domenica da atmosfera "dantesque". Un finale impresso come il fotogramma del volo di un albatro negli occhi del guardiano del faro. Quel gong suonato alla maniera dei più beffardi dei canestri al buzzer beater nella NBA, l'esultanza incredula dei ragazzi del Crotone e di Francesco Lomonaco che quando torna in Ciociaria sorride quasi sempre, compongono il quadro impressionista griffato da Domenico Chiarella, con il Frosinone purtroppo a mani vuote e dispiaciuto per aver dato tutto, aver messo il cuore giallazzurro in campo, scivolando all'ultima curva.
L'anamnesi del k.o. va sviluppata e sviscerata con estrema cautela. Il Crotone non ha incantato. Ha sviluppato una partita di attesa e controllo. Ha trovato il vantaggio, è stato riacciuffato dal bomber di Amaseno, Alessandro Selvini, e poi ha tremato per la collana di occasioni create dai ciociari. I ragazzi di Giorgio Galluzzo hanno sprecato con tutta la tenerezza dei loro anni. L'aspetto che deve confortare, in vista della prossima trasferta ad Ascoli Piceno, è il confronto con le prestazioni opache del girone di andata, rispetto a quelle proposte a partire dal match di Perugia, concrete e in curva ascensionale. Domenica, tra gli altri dettagli intrascurabili, GG ha avuto a disposizione anche una panchina deluxe: Caravillani, Bianchi, Cangianiello, Rosati, Ferrieri, Boni, Senza dimenticare le buone performance di Pera, Recchiuti e Ramieri. La forza deve essere il gruppo, la capacità di farsi trovare pronti quando si viene chiamati a combattere anche per pochi minuti di partita. "Tutti per uno" e "Uno per tutti": il calcio è respiro collettivo e non espressione individuale. E la Galluzzo Band, unita e compatta, cercherà una nuova impresa per non lasciare questa stagione nel solco di un limbo dantesco.
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