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L'onore viene sempre prima del risultato. Il gesto da applausi della Lazio a Firenze

Federico Meuti

C'è tanto altro nel mondo del calcio al di fuori del risultato, tanti aspetti, scenari, a volte inaspettati, ma quando accadono son di una bellezza unica. Perché se è importante far crescere i ragazzi dal punto di vista tecnico, fisico, fino a raggiungere traguardi di spessore dichiarato, d'altro canto lo è ancor di più insegnare ad accettare la sconfitta. Il famoso rispetto per l'avversario, per il vincitore, per il rivale di novanta minuti, che proseguirà la sua corsa in campionato. Ed infatti questo è proprio quello che è successo. Al Centro Sportivo Bozzi andava in scena il ritorno dei quarti di finale tra Fiorentina e Lazio, una sfida piena di emozioni, tiratissima dopo il 2-2 nella capitale, dove i biancocelesti si sono resi protagonisti di una performance speciale. Le Aquile hanno dominato il confronto, ma tra pali, rigori sbagliati e sfortuna, hanno dovuto constatare il passaggio del turno da parte dei toscani, resi sicuramente più vulnerabili dopo un turno in cui i romani si sono dimostrati superiori in ogni ambito. Gran parte del merito è sicuramente di chi li ha portati fin lì, come mister Marco Alboni, che dopo averli valorizzati come nessun altro, ha tenuto la cattedra anche per un'altra superlativa lezione. Capitan Nebuloso e compagni difatti si sono schierati appena fuori dall'ingresso degli spogliatoi, concedendo l'ormai famoso, ma non per questo scontato, Pasillo De Honor ai rivali della Fiorentina (Clicca qui per vedere il video a fine partita).Un gesto non da tutti, semplicemente magnifico, che testimonia ancora una volta l'importanza della persona prima che della figura allenatore/calciatore, all'interno di un gruppo, quello dei 2007 laziali, che si è riscoperto internamente quest'anno, mostrando sul campo cose imprevedibili. Perchè nel calcio esistono le categorie, e sarà sempre così. 

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