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L'Intervista
Le dichiarazioni dell'allenatore giallorosso al termine della vittoria Tricolore con la Fiorentina a San Benedetto del Tronto
27 Giugno 2023
Gianluca Falsini (Foto © De Cesaris)
Il Falsinismo ha trionfato. Ancora una volta, dopo il successo di Ascoli, la Roma si è confermata campione nella categoria Under 16 Serie A e B, rendendosi protagonista di una stagione straordinaria, con un double storico. Uno dei comuni denominatori del biennio Tricolore rimane l’artefice di queste imprese, il condottiero, in grado di far ricredere tutto e tutto sul proprio conto, e cucendosi per il secondo anno consecutivo lo Scudetto sul petto. Gianluca Falsini ci ha fatto capire di esser un allenatore di primissimo spessore, e ora bisognerà attendere i prossimi giorni per capire il suo futuro.
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Mister, dopo due anni possiamo ribadirlo: non ci avevamo capito veramente nulla. Il secondo Scudetto consecutivo portato a casa è roba veramente roba da pochi, se chiudi gli occhi qual è la prima cosa he ti viene in mente?
“Beh sicuramente che sono un pazzo scatenato. All’inizio della stagione avevamo un progetto in testa ancora più difficile dell’anno scorso, e alla fine lo abbiamo realizzato nel migliore dei modi. Se chiudo gli occhi posso pensare solo questo, di essere un pazzo, ma a volte il destino premia la pazzia e aver siglato questa doppietta è una cosa incredibile”.
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Qual è stato l’elemento di maggior difficoltà rispetto alla passata stagione? Forse il fatto che questo gruppo, i 2007, può andare quasi “da solo” e raggiungere risultati di spessore, vista la qualità che però è stata incrementata spaventosamente da lei e il suo staff?
“Assolutamente. Devo fare i complimenti a tutti gli allenatore precedenti, a partire da Antonio Rizzo, che li ha avuti per tre anni, ma anche ai mister della pre agonistica. Questi ragazzi avevano una base buona, siamo riusciti ad incrementarla fino a tagliare un traguardo spettacolare. È stato un viaggio incredibile, merito di tutti, a dimostrazione che il lavoro di squadra parte da lontano e raggiunge stupendi lidi”.
Due scudetti in due anni mister. Cosa ti aspetti, non tanto per la stagione che verrà, ma in generale per il tuo futuro?
“Non lo so proprio. Questa è una domanda che ad oggi devo porre a me stesso, perché al 33% potrei rimanere qui, al 33% andare da un’altra parte, e per l’ultimo terzo rimanere a casa con la mia famiglia. Sicuramente l’obiettivo rimane quello di alzare l’asticella, anche se adesso sarà veramente difficile, visto che siamo arrivati abbastanza in alto”.
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