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Annata molta interessante quella che riguarderà Ciucci e compagni, forse della consacrazione, o magari ancora di completamento date le tante variazioni rispetto a quella passata
28 Settembre 2023
La Lazio (Foto © Torrisi)
Quello che sarà. Nelle pieghe del futuro non è sempre facile scorgere certezze, o addirittura delle verità. Spesso si tende ad ipotizzare, nonostante si parta comunque da una consapevolezza, da punti di forza raggiunti e dichiarati, in grado di poter alzare il tasso delle proprie ambizioni. Il destino sembrava esser nelle mani di questa Lazio, e senza ombra di dubbio lo è ancora, dato il valore importante della rosa, anche se forse la costruzione è stata leggermente ritoccata alle fondamenta, quindi sarà necessario dare il giusto tempo alle parti per capire come adattarsi, come arrivare alla destinazione dopo un lungo viaggio. Ormai la storia la conosciamo tutti: le Aquile nei 2008 hanno veramente una rosa di spessore, in quasi ogni reparto, come confermano le presenze fisse in nazionale, i giocatori finiti nel giro dell’azzurro, ma soprattutto le potenzialità di un gruppo talmente forte da apparire ancora inespresso per certi versi. Come anticipato però le variazioni non son state poche, ma al contrario il gruppo ha visto novità importanti, a partire da chi sta al timone della nave. La separazione improvvisa ed inattesa con Simone Gonini, ha fatto arrivare dalle parti della Borghesiana mister Gianluca Procopio, ex Salernitana pronto al grande salto nella Capitale. La missione affidatagli è sicuramente di gran conto, anche se alcune delle sue modifiche sono state già apportate, aspettando che il campo esprima i suoi verdetti da giudice.
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La scelta della dirigenza alla fine è caduta sull'ex Salernitana, che si prenderà carico quindi del talentuoso gruppo dei 2008
Il saluto a Gonini non è stato l’unico dell’attiva estate biancoceleste, in cui altri due perni del progetto hanno detto addio. In primis il principe Luca Lo Monaco si è trasferito in quel di Empoli, a seguito di una decisione prettamente personale e familiare, che di fatto però ha privato le Aquile del suo giocatore di maggior talento. Allo stesso modo davanti la perdita di Mattia Saitta – passato al Monza – sarà parecchio influente, quanto meno nelle prossime settimane, con una squadra che per ora dovrebbe ancora sfruttare l’impeto delle fasce, e schierarsi con una sorta di 4-3-3, nonostante a questa età i moduli vadano presi con le pinze. La curiosità però rimane, in un reparto d’attacco che sarà pesantemente poggiato sulle spalle grosse di bomber Fabio Polinari, la cui alternativa è rappresentata dagli innesti dalla Lodigiani Valerio Costantini e dalla Turris di Raffaele Panariello, sebbene tenga banco l’idea, magari in un futuro, di vedere un’offensiva a due punte. Cruciale sarà capire il lavoro delle ali, perché, se verrà tutto confermato, l’unico di “ruolo” appare Romanelli, costatando l’infortunio serio di Zangari e l’uscita di Tempre in direzione Salernitana. Le carte nel mazzo non mancano, aspettando la miglior condizione di Rizzo, preso dalla Tor Tre Teste, e l’ambientamento ottimale di Fanku, arrivato dal Tirreno Sansa, mentre è ancora attivo il recupero di De Angelis, che forse quest’anno troverà le basi per emergere dopo tante difficoltà. Archiviate le perplessità però, legate esclusivamente a questioni di tempistiche, non bisogna distogliere di troppo il focus. Questa squadra ha una qualità fuori dal comune, e le possibilità di far esprimere al massimo il valore dei singoli interpreti sono tantissime, come dimostra il centrocampo.
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Rimasto scoperto il posto in regia, Procopio dovrà trovare la giusta soluzione, affidandosi però a giocatori di primo calibro. L’opzione più accreditata è che Federico Di Claudio si abbassi davanti alla difesa, avendo dalla sua una capacità quasi unica in rosa di gestire il pallone. Sebbene le doti siano maggiormente propositive un tentativo lo si potrà pur fare, come nel caso di Nicholas Callarà, il colpaccio estivo della Lazio, pronto ad incantare con la sua magia pure la Borghesiana. Tra diez poi ci si intende alla perfezione, tanto da andar a formare una coppia stellare tra le linee insieme a Francesco Reita, prospetto con la P maiuscola, voglioso di consacrarsi definitivamente dopo un finale di stagione scorsa da diamante puro. Nello scacchiere poi serve ricordarsi dell’importanza di Davide De Fraia, uomo ovunque, stupendo negli inserimenti, così come nel ripiegare a dovere in transizione difensiva.
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E poi arriviamo lì, proprio alla retroguardia, fiore all’occhiello della squadra, essendo il reparto da cui, attualmente, provengono i due giocatori azzurri. Lorenzo Calvani a sinistra e Federico Ciucci al centro sono la colonna di un fortino solido e pieno di carattere, completato dalla presenza di Di Marzio nella coppia (nonostante le quotazioni di Papandrea, Matacena e del ritornato Liotta), mentre a destra ci sarà spesso in questo avvio il ballottaggio tra Noto e Buonafede, giunto dalla Spes Montesacro. Tasselli importanti quindi, tutti rilevanti, che dovranno esser valorizzati al massimo considerando anche il duello in porta tra Russi e Giacomone. Una squadra pronta a tutto, sempre nell’insegna di quel favoloso talento a cui ci ha abituato. La prima uscita è un remake della scorsa stagione, visto che, scontato il turno di riposo, i biancocelesti esordiranno in quel di Palermo, per provare subito a mandare un messaggio chiaro in un girone tutt’altro che semplice.
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