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Roma, e adesso? A Ciaralli il compito di ricostruire un quadro frantumato

Il derby contro la Lazio ha evidenziato, come non mai, tutte le difficoltà di un gruppo non all'altezza, ma che adesso deve reagire

22 Novembre 2023

Carlaccini (Foto ©Stefania Torrisi)

Carlaccini (Foto ©Stefania Torrisi)

Frantumata. Esce così la Roma da un derby che in realtà si è dimostrato anche equilibrato, indirizzato dal rigore fischiato in favore della Lazio per un fallo di mano (netto) di Carlaccini. Carlaccini che poco prima aveva sfiorato il gol del nuovo vantaggio giallorosso. Frantumata così una Roma che ha mostrato, d'altro canto, tutta una serie di difficoltà. Difficoltà evidenti da tempo, prima spesso nascoste sotto una fisicità che prima era un fattore, ma che adesso non basta più. E la pesantissima assenza di Marcaccini - forse l'unico vero top player dei 2008 - non può essere l'unica spiegazione di una tale involuzione a 360°. Da Piermattei a Vella, passando per Mariani e Teixeira, tutte le colonne della scorsa stagione ora sono inesorabilmente crollate. Senza dimenticare il contorno: Darboe che non riesce più a far valere i propri muscoli, o Malafronte e una qualità potenzialmente infinita o, ancora, Maccaroni che si accende ma solo a tratti. Insomma, sembra non funzionare più nulla nei 2008 della Roma con l'unica magra consolazione per Ciaralli rappresentata dalla prestazione dell'ex Urbetevere Mutarelli, uno dei pochissimi che ha salvato la faccia, almeno dal punto di vista dell'atteggiamento. Quindi è tutto da buttare? Neanche per sogno. Solo il lavoro potrà ritirare su morale e gambe di una squadra che al momento appare più che mai spenta e il compito non può che essere dell'allenatore. Un tecnico che nelle difficoltà si è sempre esaltato, che ha saputo tirare fuori tutto il meglio dal materiale a disposizione. Ricordate il cammino con i 2005? Che dire, una semifinale Scudetto persa contro un'armata come l'Inter, alla guida di un gruppo che, per certi versi, ricorda un po' i 2008. Uno Scudetto che poi Ciaralli si è ripreso con una squadra decisamente più forte, quella dei 2006. Ma il passato è passato e il presente più che confuso, per un Marco Ciaralli che nella stracittadina contro la Lazio di Procopio ha sbagliato tanto, soprattutto a gara in corso. Forse, ad esempio, Maccaroni avrebbe meritato qualche minuto in più in una fase della gara in cui sembrava stesse per accendersi. Col senno del poi anche Modugno sarebbe dovuto rimanere in campo, e magari rilevare Vella per inserire Luzi, considerata la condizione del Tanque lontana anni luce da quella di qualche mese fa che, tra le altre cose, gli consentì di prendersi la maglia azzurra (e lo stesso fu per Piermattei). Il ko contro la Lazio deve rappresentare solo ed esclusivamente il fondo da cui spingere forte per rialzarsi, per dimostrare che questa squadra non è ricolma di fenomeni, ma neanche di giocatori così scarsi. Perchè, comunque sia, se vesti la maglia della Roma qualcosa hai. La scelta della società di non intervenire sul mercato, nè in estate nè tantomeno nella prossima sessione invernale, condivisibile o meno, rimane comunque tale. E quindi mister Ciaralli non potrà che lavorare ancor di più con i profili a disposizione. Come accennato durante la presentazione della stracittadina, ora per i giallorossi ci sarà un calendario ben più agevole rispetto a quello affrontato finora. Rialzare la testa è un dovere, ma è necessario cambiare registro, soprattutto in quanto ad atteggiamento.

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