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Lazio e Roma: uno spettacolo a metà
Nel derby le due squadre offrono un primo tempo di altissimo livello. Nel secondo tempo forse è subentrata la paura.
Immaginate di andare al cinema per uno dei film più attesi dell’anno, di uno dei registi che più apprezzate e provare una serie di emozioni completamente diverse dal momento che inizia al momento che finisce. la parte iniziale vi entusiasma ma col passare dei minuti pian piano i vostri occhi iniziando ad allontanarsi dal grande schermo per poi uscire dalla sala con un principio di delusione dettato dal fatto che l’inizio aveva lasciato presagire 80 minuti di spettacolo ma dopo l’intervallo le aspettative non sono state mantenute. Il primo pensiero di analisi che vi viene in mente è forse che chi ha messo in scena quel film si è probabilmente accontentato di mostrare al pubblico solo quella prima parte.
Questo è quello che ha lasciato il derby tra Lazio e Roma, autrici di un 1-1 che lascia l’amaro in bocca per quanto visto negli 80 minuti. L'inizio è stato scoppiettante, le fantastiche prodezze di Di Mascio e Lulaj hanno deliziato l’avvio di gara e la prima frazione ha visto i 22 in campo battersi in maniera forsennata, con continui ribaltamenti di fronte. La ripresa invece totalmente all’opposto ha visto gli undici di Rughetti e Scala calare di intensità e navigare con maestria e pragmatismo verso il pari finale. Anche i cambi dei tecnici nel corso della ripresa avevano lasciato presagire una possibile volontà di entrambi a preferire di uscire dal La Borghesiana senza perdere, piuttosto che con zero punti in tasca. Partendo dalla Roma, Scala ha cambiato in primis solo gli esterni di difesa, mettendo dentro Milocco e Florio, a garanzia di una maggiore lucidità in fase difensiva. Sempre per i giallorossi molto probabilmente gli ingressi in campo di due calciatori offensivi come Tombion e e Zekaj sono stati troppo tardivi. Per loro troppo poco tempo a disposizione per incidere. Stesso identico discorso vale nell’altro lato del campo. Rughetti allo stesso modo decide di mandare in campo Clarizia solo a 11’ dalla fine, e anche per lui i minuti per essere incisivo sono davvero pochi. Aldilà degli ingressi in campo ed il loro contributo è stato evidente come ci sia stata poca volontà di andarsi a prendere i tre punti.
Ogni cosa ha il suo rovescio della medaglia: quello conquistato da Lazio e Roma è stato per entrambe un punto di fondamentale importanza ma per due aspetti diversi. In questo modo i giallorossi si sono avvicinati all’Empoli capolista che è inaspettatamente caduto in casa col Catanzaro. La lotta al vertice è quindi riaperta ed adesso i toscani non hanno dalla loro parte il calendario che li vedrà affrontare nelle ultime due gare della regular season Fiorentina e poi proprio la Roma. Per la Lazio il punto preso nel derby è valso la matematica certezza della partecipazione ai playoff. Un grande traguardo raggiunto da Lulaj e compagni, pronti e carichi per fare bene.