Cerca

girone b

Gruppo, grinta e mentalità. Vi presentiamo il Savio di Bolic

Scopriamo i segreti della capolista del Girone B. Il tecnico: "Sento tante chiacchiere, noi facciamo i fatti".

14 Marzo 2016

Gruppo, grinta e mentalità. Vi presentiamo il Savio di Bolic

E' un Bolic a tuttotondo quello che si racconta nella nostra intervista, fra Savio, idea di gioco e quel "rumore dei nemici" che parla del momento della capolista del Girone B.

Image titleBolic partiamo da un dato. Nel corso della stagione avete segnato 55 goal.  Eppure guardando quanto prodotto in campo, il dato dei goal all'attivo potrebbe essere molto più ampio.
"Sicuramente, e in parte dipende dal fatto che essendo il nostro un gioco di squadra, anche gli attaccanti sono chiamati alla fase difensiva. Ma è un discorso di sacrificio per la squadra: noi non abbiamo le classiche punte ferme in mezzo all'area che pensano solo a fare goal. Il nostro gioco richiede che sia in fase di possesso che in quella di non possesso si giochi in undici". 

Parlando di sacrificio, il Savio resta la difesa meno battuta del campionato, con soli 13 reti al passivo.
- Sì perchè, come dicevo, anche la difesa sfrutta il discorso di non possesso. Certo, quando hai un buon reparto difensivo e un buon portiere tutto è più facile. Ma è di nuovo un discorso di organizzazione perchè non prendere goal è fondamentale in un campionato lungo".

Veniamo al campo. L'ultima uscita di campionato ha segnato la vittoria con il San Donato Pontino per 4 a 0. Che sensazioni hai avuto?
- Nella partita di domenica avevo chiesto ai miei ragazzi di essere semplicemente noi stessi. Nella precedente uscita avevamo perso una partita legata ad una mancanza di spirito di squadra. Noi quando non sfruttiamo l'organizzazione e la dedizione che mettiamo nella settimana, non otteniamo nulla. E domenica avevo chiesto questo: di tornare ad essere una squadra. E' un discorso di poter cullare dei sogni e un intero campionato. Trasformare un sogno, però, in realtà, non deve essere un'ossessione, perchè nel momento stesso in cui lo diventasse ci alleneremmo male e giocheremmo male".

Restando in tema campionato, nell'ambiente si parlava di una mini crisi Savio, complici le due sconfitte dell'ultimo mese. Che momento è quello del Savio di Bolic?
"A me il rumore dei nemici, le chiacchiere, non fanno paura, anzi mi danno un ulteriore stimolo per fare meglio. Noi se siamo là è solo merito nostro poi nel calcio quello che conta sono i fatti. In campo, tutte le settimane, imparo qualcosa e non mi sento un professore. Penso invece che chi chiacchiera da professore - e mi riferisco a questi che parlano di mini crisi - siano persone che non conoscono il calcio".

Luigi MartinoA proposito di calcio, ad inizio stagione c'era un ragazzo che grazie a al tuo lavoro si è trasformato, ora, in un altro giocatore, diverso e migliore. Mi riferisco a Martino che è stato chiamato nella rappresentativa Under 17.
"Luigi è il classico esempio del ragazzo che ha voglia di fare, che ha voglia di migliorare con il lavoro. Noi siamo una squadra che ha solo due o tre grandi campioni: noi giochiamo da squadra. Lui si è calato in questa parte sfruttando l'aiuto dei compagni, e come lui io ne ho molti altri che sono migliorati tanto e sono cresciuti tutti insieme. Poi la Nazionale è un'ottima cosa e gli faccio i complimenti, ma deve essere un punto di partenza, perchè se fosse un punto di arrivo a 17 anni sarebbe la fine. Bisogna migliorare giorno dopo giorno".

Chiudiamo sul finale di stagione: che Savio vedremo da qui al termine del campionato?
"Vedremo un Savio che crescerà come tutto l'anno, domenica dopo domenica. E se crescerà domenica dopo domenica noi il 30 Aprile o l'8 Maggio saremo pronti".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni