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Finaliste, capitolo I: la mentalità dell'Urbetevere

Luca Ripa, il sergente di ferro, chiama a raccolta i suoi. Da Antonelli a Saltalamacchia, ecco chi non può sbagliare...

27 Aprile 2016

Antonelli, faro del centrocampo gialloblu ©Lori

Antonelli, faro del centrocampo gialloblu ©Lori

Luca Ripa in casa Urbetevere viene considerato un classico Sergente di Ferro. Di quelli che osserva tutto e tutti. Rigido, non te ne fa passare neanche una, ma probabilmente è uno di quegli allenatori che ti fa crescere di più. Disciplina, organizzazione, Ripa ha plasmato l’Urbetevere a sua immagine e somiglianza. Il risultato? I gialloblu oggi sono una squadra rocciosa, dotata di importanti individualità, ma che fa dell’unità del gruppo un’importante punto di forza. Sulla strada verso il titolo regionale, al primo turno dei play off, è capitato il Savio di Alessandro Bolic, una compagine solida, molto simile a quella gialloblu. Si giocherà in via della Pisana, quindi anche il pari permetterebbe a Odorisio&Co. di accedere alle semifinali. Un dato non di poco conto…

Antonelli, faro del centrocampo gialloblu ©LoriI più attesi In ogni zona del campo, l’Urbetevere presenta le sue peculiarità. Tra i pali c’è Simone Mercadante, portiere di ottimo livello, cresciuto tantissimo in questa stagione e che spesso si è reso protagonista di parate a dir poco decisive. Oltretutto, il gruppo di Ripa presenta anche qualche classe 2000 molto interessante come Paola, difensore centrale che assieme a Gamba forma una vera e propria diga. Sugli esterni Marchionne e Calisto sono i sali&scendi della squadra, mentre in mediana ecco la sorpresa più bella della stagione. Parliamo di Francesco Antonelli, arrivato quest’anno in gialloblu dopo aver disputato i Provinciali con la Petriana. Un salto importante per il classe ’99 che tuttavia non sembra aver accusato lo “scalino” e, anzi, ha disputato una stagione di assoluto livello. Tecnica notevole, visione di gioco davvero interessante. Ripa affiderà senza dubbio ad Antonelli le chiavi del suo centrocampo. Davanti poi ci sono tante alternative. Con Saltalamacchia, intoccabile al centro dell’attacco, spesso Ripa ha completato il tridente con Odorisio e Zappulla. A volte però abbiamo visto l’Urbetevere con il 3-5-2: in questo caso a far compagnia a Saltalamacchia ci sarebbe il 2000 Tesone (o Altamura) con Odorisio che scala a centrocampo. Insomma, le alternative sono tante e non è da escludere qualche sorpresa dell’ultimo minuto. Attenzione, però. Qual è l’errore che i gialloblu non dovranno commettere?

Ripa, il sergente di ferro dell'Urbe ©Lori

Vietato sbagliare Sicuramente quello di abbassare la guardia. Sembrerà banale, eppure spesso abbiamo visto l’Urbetevere colpita da veri e propri lapsus. L’esempio perfetto è il match d’andata con il Tor di Quinto. In quella circostanza i gialloblu erano entrati in campo con un atteggiamento molto positivo, tanto da portarsi sul 2-0 nel giro di dieci minuti. Dopo il doppio vantaggio, però, il buio: la squadra ha perso tutta la concentrazione iniziale e ha permesso alla compagine di via del Baiardo di rifarsi sotto e ribaltare il tutto. In quell'occasione poi parliamo di una partita importante ma pur sempre di campionato. I play off invece sono altra cosa: scontri diretti in cui l'attenzione fa tutta la differenza del mondo. Eccola qua la chiave: la mentalità. Un aspetto sul quale Luca Ripa lavora molto. Il Savio è avvertito…

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