Approfondimento

Urbetevere, i 2000 con Ripa: c'è un tabù da sfatare...

Gli Allievi Elite gialloblu proverà a spezzare la maledizione: pesano alcune partenze, ma le alternative abbondano

Una nuova stagione sta per cominciare e in casa Urbetevere è tutto pronto per il nuovo campionato degli Allievi Elite. La rosa di Luca Ripa in questi giorni sta affrontando la preparazione estiva e in attesa delle amichevoli previste per il mese di settembre facciamo il punto della situazione sulla squadra gialloblu. Dove può arrivare quest’anno l’Urbetevere?

Gruppo storico Lontano, senza dubbio. La rosa dei 2000 ha raccolto troppo poco rispetto a quello che ha seminato in questi due anni. Sotto la guida di Gianluca Lillo, i giovani gialloblu hanno sempre sfiorato il titolo regionale, mancandolo due anni fa in finale contro il Savio (poi divenuto campione d’Italia con i Giovanissimi) e lo scorso anno uscendo in semifinale contro la Polisportiva Carso nei tempi supplementari. Sfortunati, ma comunque abituati a giocare su certi livelli. Luca Ripa trova così un gruppo che si conosce molto bene, pronto al riscatto in un campionato importante come quello degli Allievi Elite. C’è stata qualche partenza importante (Chirilenco e Carolis su tutti), tuttavia la società ha messo a disposizione del tecnico tanti nuovi acquisti di qualità, i quali garantiranno a Ripa tante alternative. Una grande notizia per il mister, che finalmente può lavorare con un buon numero di giocatori. Sistemata la questione portiere (Calisse è rientrato dal prestito con il Latina ed è pronto a non far rimpiangere Carolis), il reparto avanzato quest’anno potrà regalare tante soddisfazione al club di via della Pisana. Oltre ai vari Zappalà, Tesone, De Marchis e Parventi si sono aggiunti quattro elementi di buona prospettiva come Pellecchia, Pascarella, Merluzzi e Inglese. Un quartetto tutto nuovo e pronto a stupire.


Un nuovo inizio Luca Ripa e Gianluca Lillo sono due allenatori molto diversi tra loro ed è facile intuire dunque che questa rosa cambierà il suo modo di giocare. Meno bel gioco, più cinismo: Ripa cercherà di lavorare soprattutto su questo. Lo scorso anno infatti i 2000 ci hanno abituato ad un gioco spettacolare ma che in alcune situazioni mancava di concretezza. In questa stagione l’Urbetevere dovrà trovare il giusto spirito di adattabilità. C’è un tempo per il bel gioco e un tempo per il quale conta soltanto il risultato, il cinismo. Basta riconoscere le situazioni e di conseguenza mutare il proprio stile di gioco. Non sarà facile, è vero, d’altronde Ripa ha preso questo gruppo da pochissimo tempo, ma l’Urbetevere quest’anno vuole essere protagonista e ha tutte le carte in regole per spezzare la maledizione dei 2000 e provare a centrare un obiettivo importante. Lavoro, lavoro e ancora lavoro.

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