Antonio Ranieri: "Animi troppo tesi, aboliamo le categorie Elite"

Capitolo chiuso per Antonio Ranieri. Il presidente del Giardinetti dimentica le tensioni di domenica mattina, in occasione del match (campionato Allievi Elite) contro la Vigor Perconti: “Mi ha fatto moto piacere ricevere le scuse da parte delle persone coinvolte domenica nella faccenda: sono stato chiamato stamattina e per me l’episodio finisce qui, senza alcun problema. Ho apprezzato moltissimo e li ringrazio pubblicamente - spiega il numero uno di via dei Ruderi di Torrenova - Ci tengo a sottolineare che domenica stavo tutelando anche la Vigor, perché il ragazzo espulso stava dando in escandescenza e stavo provando a calmarlo per evitare che prendesse sanzioni più pesanti”.

Il presidente biancorosso esprime poi una riflessione più ampia: "Credo che stiamo un po’ tutti esagerando. Dagli addetti ai lavori, ai genitori, alle società: gli animi sono troppo esasperati. E’ il primo anno che il Giardinetti ha tutte le giovanili in Elite e mi sto accorgendo di una situazione generale preoccupante: in queste categorie più importanti vedo traffico di giocatori da una società all’altra, lecito o no, tra realtà amiche o non che cercano di fregarsi a vicenda; rose da 40 giocatori portati in ritiro oppure rivalità tra club e tutta una serie di meccanismi che secondo me andranno sempre peggio - prosegue Antonio Ranieri - Facciamo minuti di raccoglimento in occasioni di tragedie, riempiendoci la bocca di paroloni, e poi sul campo o sugli spalti succedono parapiglia, risse o cose del genere perché magari vola una parola di troppo oppure l’arbitro non fischia un rigore. Non ci si può nascondere: le autorità competenti devono prendere atto che questa strada non è più percorribile, e gli inviti alla calma non vengono ascoltati, perché in ballo ci sono degli interessi. Sta emergendo una situazione preoccupante: c’è un clima troppo teso e così non è possibile, dato che si parla di giovanili dilettanti”.

La problematica è quindi a monte: gli episodi sul campo ne sono un mero riflesso.  “Le categorie Elite per me hanno portato troppa esasperazione: bisognerebbe abolirle e far tornare tutte le società sullo stesso livello Regionale - continua il dirigente - Io ho dovuto amaramente, e sottolineo amaramente, rinunciare ad alcuni ragazzi provenienti dalla scuola calcio per poter fare l’Elite, perché poi se non la si fa allora si attivano tutta un serie di discorsi assurdi di mancata visibilità o importanza. Non mi sento partecipe o soddisfatto di questo sistema: voglio poter portare in agonistica tutti i ragazzi della mia attività di base, senza le pressioni di playout e playoff, tutte cose che non hanno nulla a che fare con lo sport e con il calcio giovanile dilettante, perché il nostro scopo deve essere quello di formare atleti. Bisogna capire se il Comitato Regionale o gli organi competenti pensano che sia più importante vincere un titolo piuttosto che evitare problematiche serie: c’è una scelta precisa da fare, un passo indietro per riportare un clima più sereno e per lavorare nel migliore dei modi". In conclusione la soluzione, secondo il presidente del Giardinetti, sarebbe adottare provvedimenti atti a stemperare i toni: "Il Comitato potrebbe mandare del personale super partes a controllare sui campi l’operato e il comportamento delle società, provvedendo poi in positivo o in negativo - conclude Antonio Ranieri - Serve un segnale forte dalle istituzioni per dare una ridimensionata generale: così si eliminano una serie di dinamiche che non fanno bene ai settori giovanili. Preferiamo avere squadre competitive in Elite e tutta questa serie di problemi, oppure squadre meno competitive, tutte allo stesso livello, e un clima più sereno? Inoltre penalizzerei di più, a livello di punti per la Coppa Disciplina, certi comportamenti degli addetti ai lavori in campo, così poi si perdono davvero le categorie. Noi addetti ai lavori, presidenti, dirigenti o allenatori, dobbiamo dare l’esempio: ma un esempio che sia positivo”.