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l'intervista
29 Marzo 2017
La Perconti di Miccio Foto Lori
Accedere ai play off con cinque giornate d’anticipo. Dominare in lungo e in largo, lasciare il vuoto dietro di sè e staccare il pass per la semifinale regionale al 26° turno di campionato. Tutto questo, con una squadra (quasi) nuova. Insomma, la Vigor Perconti di Miccio fin qui ha vissuto una stagione magica, costellata da ventidue successi in ventisei partite. La forza del gruppo, le avversarie, il proprio futuro. Di questo e di molto altro ne abbiamo parlato con il tecnico blaugrana, Luigi Miccio.
Miccio, partiamo dalla gara di domenica scorsa vinta contro il SS. Michele e Donato. Il vostro successo non mi ha stupito, ormai rendete tutto facile.
“E’ stato un successo davvero molto importante. Il nostro avversario è arrivato carico, volenteroso di fermare il nostro filotto di successi. Al di là del valore globale diverso delle due squadre, questo match ci preoccupava perché loro erano reduci da cinque vittorie consecutive. Nel primo tempo siamo stati bravi nel segnare due gol nel giro di pochi minuti, che hanno scoraggiato il nostro avversario il quale poi si è spento pian piano. Sono davvero orgoglioso dei miei ragazzi, perché negli ultimi dieci anni mai nessuno era riuscito a conquistare i play off con cinque turni d’anticipo. Il lavoro, però, è tutt’altro che finito”.
Primo posto solitario, miglior attacco, miglior difesa. Avete dominato il campionato in un modo quasi disarmante.
“E aggiungo che questo è un gruppo praticamente nuovo: a parte cinque o sei elementi, la squadra è stata rifondata. Trovare questa continuità ed efficacia in così poco tempo è indice di grande serietà. Non vorrei sembrare banale, ma non smetterò mai ripeterlo: la forza di questo gruppo è il gruppo stesso".
Peraltro avete assorbito molto bene anche la partenza di Simone Spatara. Al di là della perdita di un centrocampista così forte, penso che il suo trasferimento alla Lazio ti abbia reso orgoglioso. Cosa ci puoi dire del ragazzo?
“Sinceramente siamo stati molto fortunati ad aver avuto Simone anche soltanto per la prima parte di stagione. Su di lui c’erano tante club già la scorsa estate, quindi per certi versi eravamo ‘pronti’ ad uno suo eventuale trasferimento a gennaio nei professionisti. In tutti i casi parliamo di un ragazzo d’oro e di un calciatore con ampi margini di miglioramento. Gli auguro le migliori fortune”.
Gli addetti ai lavori sono divisi: in molti dicono che voi siete la squadra più forte. Altri, invece, parlano di un buon gruppo all’interno di un girone ‘semplice’. Cosa ne pensi?
“Io sono molto onesto e dico che per quanto riguarda la lotta per i primi tre posti, il Girone A è più competitivo. Dietro l’Ostiamare, però, c’è il vuoto. Escludendo il Campus Eur, ci sono poche squadre che possono fermare le prime della classe. Nel nostro raggruppamento invece accade il contrario, sono presenti tanti club di ‘seconda fascia’ che dunque rendono la stagione più ostica sul lungo periodo. Chi pensa che per la Perconti sia stata una stagione ‘facile’ si sbaglia”.
Gigi, a questo punto mi piacerebbe avere una tua opinione sul valore delle squadre del Girone A. Che ne pensi?
“Gli Allievi Elite, secondo me, rappresentano l’ultimo step del settore giovanile. Quindi se dovessimo fare un bilancio sul gruppo 2000 io credo che il Savio sia l’avversario più forte. E’ vero che hanno ceduto diversi giocatori negli anni, ma è la storia che parla: sono due stagioni che vincono titoli, quindi sarebbe sbagliato non dargli credito. Poi c’è la Tor Tre Teste che ha dalla sua un gruppo di altissima qualità, la società punta forte su questa categoria e credo siano al nostro stesso livello".
E poi c'è il tridente Romulea - Tor di Quinto - Ladispoli.
"Romulea e Tor di Quinto, se la giocano alla pari. Gli amaranto oro sono campioni in carica e poi Belardo è un esperto in questa categoria. Il Ladispoli forse ha perso qualcosa dopo il ko con la Tor Tre Teste. Sono curioso di vedere la loro reazione. In più, vorrei aggiungere che anche l'Urbetevere ha davvero un ottimo gruppo. Non so il motivo per cui non stanno rendendo al massimo, ma i gialloblu non sono da sottovalutare”.
L’ultima domanda te la faccio a bruciapelo: il prossimo anno sarai ancora alla Perconti?
“(ride ndr) Ad oggi non ho nessun motivo per vedermi lontano da questa società. Poi, lo sai, io non ho mai nascosto il desiderio di tornare nel professionismo. Come sognano i ragazzi, sogno anche io. Però, ripeto, al momento sono molto felice qui. Ho trovato una dirigenza fantastica. Il presidente Perconti, Gonini, Trobiani e Giannotta ci fanno sentire sempre il loro l’entusiasmo. C'è voglia di scrivere un altro pezzo di storia di questo fantastico club. Noi siamo pronti".
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