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l'intervista

Testaccio 68, Allievi super nel big match: Libertas ko e giochi ancora aperti

Il dg D’Alessandro commenta la recente vittoria nello scontro d’alta classifica, che tiene ancora vivo il discorso per il 1° posto

26 Aprile 2017

Gli scatti della festa del Testaccio 68

Gli scatti della festa del Testaccio 68

Gli scatti della festa del Testaccio 68

Serviva vincere ed è stato fatto. Gli Allievi del Testaccio 68 di Gianluca Cervera dominano il big match con la Libertas Centocelle e lasciano ancora viva qualche speranza di rimonta in questo finale di stagione. I giallorossi accorciano a -2 sulla capolista, grazie ad una grande prova di forza: “Una grandissima soddisfazione – commenta il dg Marco D’Alessandro – mi dispiace non essere stato presente alla gara, ma ricevevo continui aggiornamenti sulla sfida. Intensità e perfezione, i ragazzi non hanno sbagliato nulla, centrando un risultato che ci ha dato tanto orgoglio. È stata una soddisfazione doppia, perché all’andata non era andata bene, mentre nel match casalingo ci siamo riscattati dimostrando di essere da primi posti”. Peccato per quei passi falsi che hanno un po’ intralciato il cammino dei classe 2000, che a questo punto avrebbero potuto trovarsi un pochino più avanti in classifica: “C’è rammarico soprattutto per la prima giornata, che abbiamo preso troppo alla leggera, e per il recupero con la Roma Otto Torre Maura, in cui avremmo dovuto portare via i 3 punti – spiega D’Alessandro – In queste due gare la squadra non è riuscita ad esprimere tutto il proprio potenziale, e purtroppo quando hai una rivale che, invece, riesce ad esprimersi sempre al massimo, quei passaggi a vuoto risultano pesantissimi. È inutile dire che, nonostante tutto, la nostra stagione rimane da applausi”. Ora restano tre gare per sperare, anche se i giallorossi ne giocheranno solamente due, visto il riposo forzato nell’ultimo turno: “Non si può mai sapere in queste situazioni – conclude il dg – noi dovremo ovviamente vincere entrambe le sfide e vedere quello che farà la Libertas Centocelle. Finché la matematica non ci condannerà, noi ci crederemo”.

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