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Dopo Gara
11 Maggio 2017
Bolic © GazzettaRegionale
La testa è alta, il cuore batte forte nel petto, mentre le lacrime scendono sul volto di molti. Qualcuno le trattiene a fatica, lasciando trasparire, inevitabilmente, una commozione che siamo contenti di percepire. Alessandro Bolic e il suo Savio, escono imbattuti dal campo della Vigor Sporting Center. Ma lo zero a zero non basta ai biancoblu per darsi appuntamento al Superga di Ciampino dove, domenica mattina, Vigor e Tor Tre Teste si contenderanno il titolo regionale. Al mister che ha guidato i blues classe 2000 in quest'annata straordinaria, porgiamo il registratore per il commento dell'ultima gara di una stagione in cui, questo Savio, ha mancato di un soffio l'appuntamento con la storia. È facile, forse troppo, commentare l'accaduto, ancor più i big match, con i se e con i ma. La storia la scrivono i fatti, si sa. Non vogliamo essere retorici, tantomeno banali, ma questo Savio ci ha fatto registrare gli ultimi 10', quelli relativi al secondo tempo supplementare, di un assalto finale fatto di testa e cuore, figlio di innesti freschi e motivati che hanno interpretato, nell'ultima frazione, la reale identità di un gruppo che quella finale l'avrebbe voluta raggiungere più di ogni altra cosa. E allora non possiamo non chiedere a un emozionato mister Bolic, con quella punta di cinismo che contraddistingue il nostro mestiere anche nelle situazioni più delicate, perché non rinfrescare la rosa nei minuti regolamentari e tentare il tutto per tutto prima dell'extra time. "Sono convinto di aver fatto le scelte giuste. Non rimprovero nulla né a me, né ai ragazzi. Avevamo davanti un grande avversario - evidenzia il tecnico biancoblu - sapevamo che avremmo potuto soffrire le ripartenze e se fossimo andati in svantaggio, sarebbe stata dura da recuperare. Sapevamo anche che l'occasione sarebbe arrivata, purtroppo Kantor ha spedito alto a due minuti dalla fine. Diversamente sarebbe stata la partita perfetta - prosegue - esattamente come l'avevamo disegnata e preparata. Si è rispettato il copione del film che avevamo scritto, è mancato il lieto fine, per quanto riguarda la partita. Per tutto il resto, che è ciò che più mi interessa, non è mancato nulla. Quello che ho ricevuto da questi ragazzi - racconta Alessando Bolic - è qualcosa di indescrivibile. Porterò sempre con me qualsiasi sorriso, sguardo o rimprovero. Ogni momento con loro farà parte del mio futuro. Abbiamo lasciato il segno, tutti si ricorderanno di noi. Non sono rammaricato perché abbiamo fatto una grande prestazione. Siamo dispiaciuti per come è andata a finire ma - conclude - quando costruisci qualcosa di importante come quello che abbiamo costruito noi, posso assicurarvi che il risultato passa in secondo piano". Mister, devo chiudere con una domanda obbligata, in parte da te anticipata. Parliamo di futuro. I 2000 saranno la Juniores di domani. Alessandro Bolic invece? Te ne andrai dal Savio a cui hai dato tanto e approderai nei prof come si mormora ormai da mesi? "In settimana ne parleremo col Presidente Fiorentini, per il quale nutro una stima incommensurabile. È vero, ho dato tanto, ma ho ricevuto ancora di più e rifarei tutto quello che ho fatto. È mancato soltanto un titolo".
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