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L'intervista
15 Settembre 2017
Mancano ormai poche ore all'inizio di un nuovo ed entusiasmante campionato. Ore che sicuramente addetti ai lavori possono raccontarci nel dettaglio, in quanto in procinto di provare emozioni che solo chi vive tutto questo da vicino può conoscere. Un po' più giù di Roma c'è una delle realtà che troviamo nel territorio pontino, il Santi Michele e Donato. I gialloamaranto nella nuova stagione per la categoria degli Allievi Elite, fascia quest'anno occupata dai classe 2001, saranno guidati dal tecnico Stefano Rossi. Abbiamo ascoltato dunque il neo allenatore, che ci racconta le sensazioni poco prima dell'inizio del campionato: "Ho fatto sempre e solo prime squadre quindi per me questa è la prima esperienza con le giovanili. Essendo un campionato importante ed essendo per me una cosa completamente nuova, mi affaccio a quest'avventura con grande entusiasmo”. Rossi poi, ci racconta della giusta empatia che si è creata con la sua rosa: ”Sto avendo reazioni positive dal gruppo e vedo che mi sta seguendo in maniera importante, quindi le sensazioni sono sicuramente positive. Abbiamo lavorato con qualche pausa come è normale che sia e speriamo di fare bene, anche se le insidie sono tante in un campionato come questo in quanto ci sono squadre altamente competitive”. Non sempre piccole realtà equivalgono a piccoli risultati ed obiettivi, ma su questo il tecnico non ha dubbi e resta con i piedi per terra: ”Per quanto mi riguarda, l'obiettivo è quello di mantenere la categoria. Ci troviamo davanti a delle corazzate che fanno del settore giovanile un punto di forza, ma partiremo dal principio fondamentale ossia quello che le partite vanno giocate. Bisogna essere consapevoli ed avere rispetto per tutti, ovviamente sappiamo del valore delle altre squadre ma cercheremo di onorare il campionato. A volte ci riusciremo e a volte no, ma noi ce la metteremo tutta, cercando di rendere la vita difficile a tutti”. In ultimo Rossi si congeda mettendo un appunto generico sulla prima gara in trasferta contro il Ciampino: “Fare bene quando hai delle strutture così importanti è quasi la normalità. Io ad ogni modo sono fiducioso. I ragazzi vivono di motivazioni, dunque se trovi l'ambiente in cui c'è voglia e motivazione i ragazzi vengono con grande entusiasmo e si va a colmare quelle piccole lacune che dovrebbero fare la differenza”.
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