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26 Ottobre 2017
Sulla destra Dino Pelliccioni
Molto spesso ci si dimentica dei fondamentali. Delle esperienze, positive o negative, che portano ogni singolo ragazzo ad essere quello che è. Tutto questo e molto altro, esplicato da Dino Pelliccioni, tecnico che vanta anni di lavoro alle spalle in questo settore. Quest'ultimo, ora al comando dei classe 2001 della Libertas Centocelle, ha spaziato tra prime squadre e settori giovanili, e nella lunga intervista rilasciata introduce la sua brigata con un pensiero che parte dalle fondamenta: "Sono molto preoccupato. Al giorno d'oggi, si da sempre meno importanza all'aspetto formativo del giocatore. Io, mi trovo in una società di periferia, che come altre costruisce ogni anno squadre competitive tra mille difficoltà, economiche e di circostanza. Ci teniamo a galla, e lo facciamo tra mostri potenti, quali società che fanno del loro nome una forza -continua poi l'addetto giallonero- c'è poca crescita, noi allenatori spesso andiamo a sanare le mancanze della scuola calcio, che è dove parte tutto e non un business, come ci fanno credere". Pelliccioni poi, commenta la sua squadra (reduce da due campionati vinti con Compagnucci, ora alla guida dei 2002), l'avvio di stagione e l'approccio che sta avendo sua impronta formativa: "Ho a disposizione buon materiale nonostante i miei abbiano cambiato metodologia di lavoro. Inizialmente hanno reagito bene, poi c'è stata una fase di stallo ma è normale, al resto ci arriveremo col tempo. Per quanto riguarda il campionato siamo sulla strada maestra, mi piace fare il mio calcio e che i ragazzi costruiscono il gioco. Cerchiamo di avere concetto e mentalità facendo un calcio propositivo". Cose che la Libertas sembra assolutamente avere, visto i dodici punti incassati nelle prima quattro giornate, e a riguardo il mister, si dice soddisfatto ma.. :"Sono molto contento, ma senza mancare di rispetto a nessuno, dico che il nostro è stato un avvio agevole. Fino ad oggi abbiamo incontrato squadre alla nostra portata, ma mi interessa che il gioco sia organizzato, di qualità, e che la squadra si esprimi come in allenamento. Ho una bella squadra, che deve ancora migliorare, ma c'è intesa tra i reparti" e lo si può vedere dalla differenza reti di quest'ultimi, 23 finalizzate e solo 2 subite. In ultimo il tecnico, si congeda con un pensiero sulla prossime gare di campionato: "Quelle che verranno saranno partite che ci diranno chi siamo e se in prospettiva possiamo recitare un ruolo di primo livello da protagonista, oppure no -continua Pelliccioni- ad oggi i ragazzi hanno fatto progressi, il campionato però è lungo, difficile e vede nei gironi squadre attrezzate. Staremo a vedere".
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