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Dopo gara

Trastevere, Di Renzo: “Dimostrato di essere una squadra”

Il tecnico capitolino è soddisfatto dopo il pareggio contro la Polisportiva Carso

06 Novembre 2017

Di Renzo (©Stefania Torrisi)

Di Renzo (©Stefania Torrisi)

Di Renzo (©Stefania Torrisi)

Dopo il pareggio nella scorsa giornata rimediato contro l’Albalonga, arriva un altro solo punto per il Trastevere, che viene agganciata in vetta dall’Atletico 2000, mentre si lascia ad una sola distanza la Tor Tre Teste, che a sua volta fallisce il sorpasso andando ad inciampare sul terreno di gioco della Campus Eur. Nonostante questo mister Di Renzo appare sereno e contento della prestazione dei suoi ragazzi, convinto che due pareggi di fila non debbano intaccare il morale della squadra. Certo per quanto dimostrato finora i giallorossi avrebbero potuto fare di più di un semplice 1-1 contro la Pol.Carso, che comunque ad onor del merito si è dimostrata una squadra egregiamente posizionata in campo. Questa l'intervista al mister a fine partita.


Quali sono le sensazioni a fine partita?

“Sono contento, abbiamo giocato bene subendo un gol al primo ed unico tiro in porta degli avversari. L'abbiamo interpretata al massimo delle nostre possibilità tenendo gli avversari nella loro area per 70 minuti ed inoltre il portiere avversario ha compiuto un paio di miracoli. Loro sono una squadra nuova che abbiamo conosciuto ora. Tanti in questa situazione si sarebbero abbattuti, ma noi non lo abbiamo fatto”.


Cosa ha detto alla squadra dopo questo risultato?

“Ai ragazzi ho fatto presente che oggi ho capito che siamo una squadra, più di altre volte quando abbiamo vinto le partite. È sempre più facile giocare quando le cose si mettono subito bene, mentre oggi è stato il contrario; siamo andati in difficoltà, ma abbiamo avuto la forza di reagire e rialzare la testa. Mi è piaciuto soprattutto che nel fare questo non ci siamo affidati ad i colpi dei singoli giocatori, ma abbiamo continuato a giocare come una squadra che lotta e soffre insieme. Chiunque ha giocato oggi, compreso chi è entrato anche solo per 5 minuti, ha dato l'anima e di questo sono molto soddisfatto”.


Riguardo al cambio modulo nel secondo tempo?

“Era una situazione in cui dovevamo spingere per riprendere il risultato. Quindi abbiamo cercato di togliere punti di riferimento all’avversario, che giocava con una linea bloccata di 4 difensori più 2 centrocampisti davanti la difesa; per fare questo abbiamo pensato di cercare di allargare un po' la loro maglia difensiva, anche se qualcuno è andato fuori ruolo ed ha preso una mezza posizione, come dico io, penso che abbiamo fatto la mossa giusta e che sia stata ben interpretata dai miei giocatori”.


Foto ©Stefania Torrisi

Che modulo ha messo nel secondo tempo? Perché in fase di non possesso sembrava un 4-4-2 a specchio, ma poi in fase offensiva sembrava trasformarsi in un 4-3-3.

“Si esattamente, abbiamo provato ad interpretarla così, cercando però, invece di avere posizioni fisse, di giocare staccati rispetto la collocazione in campo di ogni giocatore in modo da confondere maggiormente l'avversario per creare così degli spazi in cui c'era maggior possibilità di inserimento”.


Quindi si ritiene soddisfatto del secondo tempo della squadra?

“Assolutamente! Hanno capito benissimo cosa volevo da loro e di conseguenza nel secondo tempo abbiamo prevalentemente attaccato senza sosta. Credo che nella seconda frazione i nostri avversari abbiano raramente superato la linea di centrocampo e non sono mai riusciti a tirare in porta. Più di questo non potevamo fare; sono contento”

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