DOPO GARA

Ferentino, l'energia di Boni: "Non abbassiamo la guardia"

Entusiasmo alle stelle per i Gigliati che non finiscono di stupire. Il tecnico ciociaro non vuole cali di tensione per raggiungere al più presto l'obiettivo prefissato

Dove posso arrivare? Non lo so, ma ci provo sempre. Sarà stato questo il mantra che David Boni ha inserito come un microchip nel meccanismo a dir poco perfetto del Ferentino negli ultimi due mesi? La vittoria travolgente sul Città di Ciampino ha certificato la consistenza del collettivo ciociaro: quattro marcatori diversi nel 4-1 rifilato agli aeroportuali, Grandi, Cellitti, Testa e Cerbara e classifica che ora dice salvezza diretta senza passare per la lotteria dei playout. Sono quattro i punti di vantaggio sul SS Michele e Donato e il Tor Sapienza, quest'ultimo sconfitto nello scontro diretto del "Comunale". Ma l'allenatore dei ferentinati non vuole che i suoi si cullino sugli allori: la strada è ancora lunga.


"Sono assolutamente soddisfatto della grande serenità da parte della squadra, gioco bello perché sono soddisfatto di tante cose. Sicuramente c'è sempre da migliorare però devo dire che tutto ciò che si prova in allenamento i ragazzi riescono a metterlo in campo e risultano imprevedibili attraverso il movimento di tanti giocatori ed è tanta la soddisfazione che mi danno i ragazzi perché evidentemente ciò che vogliamo vedere in campo loro riescono a farlo e quindi a far vedere anche un bel gioco. Oggi in panchina c'erano ragazzi che stanno rientrando da infortuni pesanti, vedi il caso di Ciocconi che è stato fermo un mese, oggi c'è stato l'esordio di un ragazzo nuovo che è rientrato da poco nei ranghi della nostra squadra, tre/quattro cambi li abbiamo fatti e sicuramente c'era la possibilità di farne qualche altro in più, ma magari nella lettura della partita a volte il Mister cerca di mantenere un equilibrio tattico perché comunque è importante mantenere una concentrazione. Poi sicuramente il Mister può sbagliare come sbagliamo tutti, come sbagliano i ragazzi: comunque tenere un ragazzo in panchina non è mai bello, noi siamo i primi a soffrire per questo, ma purtroppo il Mister a volte deve fare delle scelte contro la propria volontà.  All'intervallo ho detto ai ragazzi semplicemente di entrare in campo e di fare ciò che sappiamo fare, giocare il nostro calcio perché nel primo tempo abbiamo forse un pochino evitato troppo il gioco. Quindi nel secondo tempo gli ho detto di mettere in campo le cose che si provano durante la settimana e i ragazzi l'hanno fatto molto molto bene e gli ho detto di mantenere la concentrazione che riveste sempre il ruolo di componente principale, come dovrà accadere anche nella prossima partita e in tutte le altre che affronteremo perché raggiungere risultati adesso, ma è ancora lontano l'obiettivo finale. Non dobbiamo abbassare la guardia". 

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