il dopogara
Atletico 2000, Valerio: "Piedi per terra e tranquillità"
Il tecnico dei biancorossi dopo la vittoria sul Tor Sapienza: "Siamo lassù perché affrontiamo tutti allo stesso modo"
Gianluca Valerio e il suo Atletico 2000 conquistano la seconda posizione in classifica grazie alla frenata trasteverina e alla vittoria casalinga contro il Tor Sapienza. Un tris secco, quello messo a segno dai biancorossi tra le mura amiche del Catena, che non è stato però sinonimo di una prestazione brillante e a senso unico come ci si aspettava, almeno nei primi 40' di gioco. Dopo il vantaggio i padroni di casa mettono a folle e col minimo sforzo, ma con la solita concentrazione e intelligenza tattica che li contraddistingue, chiudono il match senza difficoltà, con la forza di un gruppo compatto e corso. "La prima cosa che va detta e che ripeto ormai da tempo - le parole di Gianluca Valerio a fine match - è che se noi siamo lì su, è perché mettiamo lo stesso impegno con tutti, anche contro quelle squadre definite erroneamente abbordabili. Il nostro girone è più che equilibrato. Tutti hanno tolto punti a tutti. Per noi che siamo lì - analizza il tecnico di via di Centocelle - è ancora più difficile perché ci aspettano tutti, prendendo le giuste contromisure, tentando di metterci in difficoltà. Sotto questo aspetto sto cercando di trasmettere grande serenità ai ragazzi: devono abituarsi a giocare nel girone di ritorno in maniera diversa da quello di andata. Prima potevamo essere una sorpresa, ora no. Questo a premessa del fatto che ci aspettavamo che anche il Tor Sapienza avrebbe fatto la sua gara. Nel primo tempo - prosegue Valerio - ho detto ai ragazzi di gestire e stare tranquilli. Loro hanno avuto una buona occasione con De Santis, migliore elemento nelle file gialloverdi, poi più nulla. Dopo il primo gol, ho capito che la gara sarebbe andata in discesa. Abbiamo chiuso l'avversario nella propria metà campo e senza difficoltà abbiamo aumentato il vantaggio. Dobbiamo continuare a gestire le gare con questa tranquillità, coi piedi per terra, consapevoli - conclude - che ogni domenica sarà sempre più dura, aldilà dell'avversario che incontreremo".