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il dopogara
07 Maggio 2018
Andrea Rocchetti, Civitavecchia
Clima di festa al triplice fischio di un play-out meritatamente vinto dal Civitavecchia nei confronti di una Totti Soccer School, rea di aver chiuso ingenuamente la gara, in soli 9 uomini.Il Civitavecchia mantiene dunque la categoria Elite col gruppo degli Allievi, lascia invece l’Elite la compagine romana che porta il nome del celebre fuoriclasse, ora dirigente alla Roma.Protagonista del play-out, andato in scena in un Tamagnini gremito, Patrizio Loi, autore di ben due reti ma con lui anche Gravina finalizzatore della terza rete, come tutto il gruppo nel suo complesso d’insieme.“Sono veramente contento -narra a fine gara il tecnico del Civitavecchia Andrea Rocchetti- per noi, la salvezza raggiunta, è un traguardo di inestimabile valore: abbiamo profuso parecchi sforzi affinché ciò avvenisse”. Rocchetti dopo tre anni fantastici col gruppo dei classe 1998 ha concluso ancora una volta positivamente la sua stagione da tecnico.“Per me è sempre importante provare a far bene, i ragazzi che ho allenato quest’anno sono la tangibile testimonianza che non è il singolo a fare la differenza da solo nel calcio ma il contrario, ossia il gruppo lavora in sinergia per esaltare semmai le qualità del singolo: Patrizio Loi è il fedele ritratto di tutto ciò”. Il ragazzo aveva tante richieste ma ha sposato la causa ed ha lottato duramente per i colori nero azzurri, mettendo il proprio talento al servizio del gruppo: lui è un’esempio positivo”. Naturalmente il piccolo ma siginificatIvo inciso fatto da mister Rocchetti, è solo un breve saggio della filosofia calcistica che contraddistingue il giovane tecnico tirrenico.“ È il gruppo che conta, ed io non posso che ringraziarlo questo gruppo che ora sento ancora più mio, dopo questa sfida vinta insieme: colgo l’occasione per ringraziare i miei più stretti collaboratori e la società che mi ha messo ancora una volta nelle condizioni di poter fare calcio in un certo modo: un abbraccio speciale va a Ivan Cherchi, lo merita davvero”. Andrea Rocchetti ora stacca naturalmente la spina, ma non è presto, per pensare al futuro. “La società sa che può contare su di me, vediamo cosa accadrà non mi pongo aspettative, vado avanti e aspetto ma senza ansie particolari”.
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