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05 Giugno 2018
Sora Calcio, Paolo Corsetti
Squadra assemblata in tempo di record, valutando ogni minimo particolare. Stagione iniziata bene, resa tortuosa nella parte centrale a causa di infortuni importanti, ma il gruppo non ha mai mollato. È stata l’avventura del Sora Calcio di Paolo Corsetti, allenatore dalla quasi ventennale esperienza nelle giovanili che anche nel campionato appena concluso ha aggiunto alla collana di risultati l’avvincente sfida con i colori della sua città. Gli allievi bianconeri con tenacia e compattezza hanno conquistato la salvezza e nel 2018/2019 la società volsca avrà tutte squadre regionali. Il tecnico sorano ha raccontato in esclusiva alla Gazzetta Regionale il percorso intrapreso con lo sguardo rivolto al futuro e al sogno nel cassetto: vincere a Sora per regalare ai ragazzi una pagina storica da ricordare per sempre.
“Leggendo la classifica abbiamo raggiunto l’obiettivo con molto anticipo e di questo ne siamo felici perché a cinque giornate dalla fine ci siamo trovati quinti in classifica e l’obiettivo è stato raggiunto. I problemi sono nati a novembre quanto alcuni infortuni pesanti hanno condizionato il cammino, essendo un gruppo 2002 e per la maggior parte proveniente dai campionati provinciali, per sei partite abbiamo fatto un punto. Tranne le prime sei partite, poi abbiamo fatto un lavoro psicologico, non si correva, eravamo penultimi in classifica. Col senno del poi possiamo dire che il lavoro dello staff e della società è stato eccezionale. Avevo parlato anche con i vertici societari prima di Natale, mettendoli al corrente delle mie intenzioni di abbandonare, ma Roberto Cirelli e tutti mi hanno dato fiducia e da fine gennaio siamo stati un’altra squadra a livello mentale. Correvamo il doppio di prima, giocando a uno-due tocchi e la tenacia nel continuare il lavoro e l’insistenza di provare ci hanno dato grandi soddisfazioni".
"Dalla prima all’ottava giornata di ritorno abbiamo avuto un cammino da prima in classifica. Nel girone di ritorno rispetto all’andata c’è stato un grandissimo passo avanti, abbiamo fatto esordire cinque portieri, rosa con minutaggi anche studiati per tenere il gruppo anche compatto per non sfaldare la squadra, abbiamo gestito il gruppo da settembre fino a maggio con ottimi risultati. Una volta raggiunta la salvezza alcuni dei nostri ragazzi sono entrati in pianta stabile nella juniores per una crescita ancora maggiore".
"Gruppo formato dai 2002 per sette, otto undicesimi e la prossima stagione con sette/otto innesti di qualità potrà puntare alle prime posizioni. Stiamo lavorando per questo e cercheremo di conquistare i playoff e primeggiare nel campionato. L’esperienza dei sette anni a Frosinone mi è servita moltissimo, nonostante all’inizio qualcuno fosse scettico su di me sulla gestione del gruppo, ma i patti sono stati chiari con i ragazzi. Non era abituati a una gestione professionistica e io ho lavorato sulla presenza degli allenamenti: ha giocato chi si allenava e meritava. L’esperienza a Frosinone con Mister Penna è stata fondamentale e ho tramandato anche a Sora quel tipo di gestione e magari in futuro sarà parte del progetto del Sora Calcio perché ci sono delle idee da portare avanti e speriamo che questo progetto abbia inizio e i frutti raccolti nel ritorno è stata la gestione di tutti nel minutaggio, chiunque giocava la squadra giocava bene".
"L’ obiettivo personale rimane allenare una prima squadra, dopo diciotto anni da allenatore del settore giovanile, ancora preferisco stare con i ragazzi e ho molto da imparare sia io e da dare ai ragazzi. Ancora qualche anno di apprendistato e dopo tanti anni sono ritornato a Sora: sarebbe l’apoteosi portare a Sora una vittoria storica in qualsiasi squadra del settore giovanile bianconero. Sarebbe un sogno trionfare a Sora e regalare a questi ragazzi qualcosa di unico”.
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